Marta Cavalli ci riprova, nella tappa regina attacca, fa spettacolo ed emoziona il pubblico presente con amici e famigliari. La giovane portacolori della FDJ Nouvelle Aquitaine alla vigilia del Giro era in assoluto una delle atlete più attese, visto i risultati incredibili della primavera sembrava essere l’unica in grado di poter contrastare Annemiek Van Vleuten. La pressione era tanta, nelle prime tre tappe c’era solo attesa che la corsa scoppiasse, un’attesa tremenda che rischiava di doverla schiacciare. Marta invece ha dimostrato che sotto pressione rende bene e come un motore Diesel tappa dopo tappa riesce ad entrare in partita e fare veramente la differenza. Oggi ci ha provato ancora, è scattata nell’ultima salita di giornata facendo praticamente scoppiare il gruppo e poi ha lanciato una sfida diretta proprio alla maglia rosa di Annemiek Van Vleuten nel tratto di discesa. La ventiquattrenne di Cremona ha sfruttato il fatto di aver provato il percorso in precedenza e ha fatto la differenza nel tratto finale di falsopiano.
«Oggi ho provato in tutti i modi, dovevo farlo, anche se il gap nei confronti di Annemiek Van Vleuten era tanto, non volevo dare l’idea di accontentarmi e sedermi a guardare cosa succedeva, volevo piuttosto dimostrare di avere il carattere per provarci. Ero disposta veramente a tutto, anche a prendermi dei rischi pur di portare a casa anche un solo secondo» spiega Marta Cavalli dimostrando ancora una volta che arrendersi non fa proprio per lei. «Ad un certo punto abbiamo pensato addirittura di poter recuperare la Faulkner e di poterci giocare la tappa- prosegue Marta- forse se fossimo rimaste Annemiek, Elisa ed io, in teoria la vittoria sarebbe spettata a me perché le altre si sarebbero accontentate del primo e del terzo posto. Peccato che non è successo, sarebbe stato bellissimo».
Qualche giorno fa Marta aveva ammesso di avere un po’ pagato la tappa di Cesena, ma nemmeno il tempo di ripartire che ha recuperato subito terreno dimostrando di avere la gamba delle migliori «Avevo tante ambizioni in questo Giro e sono contenta che sia andata come speravamo. Posso dire di essere stata all’altezza, mi dispiace solo che non sia arrivata la vittoria, diciamo che sono soddisfatta al 99,9% con il nove periodico» spiega Marta ammettendo che no, non ci sono rammarichi, ma ha raggiunta gli obiettivi che si era prefissata «Il mio obiettivo non era quello di un risultato particolare, ma di dare spettacolo ad animare la corsa, h ofatto il possibile e spero che la gente che mi ha visto in televisione e sulla strada si sia emozionata e divertita. Non posso che essere contenta, devo ringraziare la mia squadra perché è stata pazzesca, ho avuto 5 ragazze spettacolari che si sono spese per me dalla mattina quando si parte fino alla sera. Non potrei chiedere di meglio.
Marta Cavalli esce dal Giro con un bellissimo terzo posto, ma soprattutto con la consapevolezza che è una delle atlete più forti nei grandi giri e la vittoria in una grande corsa a tappe è veramente ad un passo. «Non mi piace sentirmi arrivata, ma mi pongo continui obiettivi. Sicuramente bisogna migliorare la posizione in bici e devo ancora raggiungere una piena maturità fisica. Sicuramente con gli anni posso solo migliorare aggiungendo ancora esperienza» ci dice Marta che dopo il Giro inizierà la preparazione al Tour che affronterà nel ruolo di gregaria di lusso per Cecile Ludwig. Intanto domani ci sarà da affrontare la passerella conclusiva da Abano Terme a Padova.