Il nome che più di tutti ha risuonato sulle strade della prima tappa del Giro d’Italia, è stato quello di Attila Valter, l’eroe del ciclismo ungherese. Lungo la strada che portava il gruppo sul traguardo di Visegrad il nome del corridore della Groupama FDJ è stato scritto migliaia di volte, con tutti i colori possibili e spesso rappresentato con quelli della bandiera ungherese. Attila è il corridore più conosciuto nel Paese, grazie ai giorni in cui al Giro del 2021 ha indossato la maglia rosa di leader della corsa. «Quella che ho visto oggi è senza dubbio la rivoluzione del ciclismo ungherese» ha detto Attila alla fine della corsa. Su una collina dietro il traguardo di Visegrad, nota località turistica poco distante da Budapest, erano stati installati dei maxi schermi per permettere alla gente di seguire la corsa. Tanti i cori per Attila lungo il percorso, che dal Danubio ha portato la corsa verso la collina, con migliaia di persone che sono arrivate in cima alla salita con le loro bici.
Un pubblico ordinato ha accolto i corridori sugli ultimi 6 km di strada. «Mi sarebbe piaciuto fare l’ultima salita in un modo diverso, perché durante la giornata mi sono sentito bene. Ricorderò per sempre questa giornata come una delle più belle. È stata più di una partenza di un grande giro, l’Ungheria ha dimostrato di essere la terra del ciclismo».
Le partenze dall’estero hanno sempre avuto un notevole successo, come la storica partenza da Gerusalemme nel 2018, quando anche i corridori rimasero stupiti passando per le strade della Città Vecchia.
A causa del Covid l'Ungheria aveva dovuto rimandare la sua partenza, prevista per il 2020, ma ora il grande ciclismo è qui e la corsa rosa ha portato nuova vitalità a questa terra, assicurando un incremento importante dal punto di vista turistico. Gli effetti si vedono già: oltre al turismo locale, in tanti sono partiti dai principali Paesi Europei per vedere questa storica partenza.
«Pensavo di poter arrivare tra i primi 10 – ha continuato Attila Valter ai microfoni della televisione ungherese – Avevo seguito Alejandro Valverde, perché lui è sempre una sicurezza in corsa. Ma non è andata come avrei voluto e ho chiuso 29esimo. Sarebbe stato bello per tutta la gente arrivata al traguardo riuscire dare qualcosa di più».
Oggi la festa continua a Budapest, con la cronometro individuale che attraverserà le strade del centro della città e Attila Valter ancora una volta sarà il corridore più acclamato. «Non correrò per ottenere un risultato importante, cercherò di godermi metro per metro questa gara, che per me sarà indimenticabile. Io sono un ciclista e il Giro d’Italia è una delle corse più importanti al mondo, qui tutto per me è speciale. E’ incredibile correre il Giro sulle mie strade in Ungheria. Non correrò rischi inutili lungo il percorso e cercherò di fare bene per ringraziare tutti gli ungheresi, che sono stati gli autori di questa incredibile rivoluzione in bici».