La prima maglia bianca del Giro d’Italia è di Biniam Girmay, il corridore eritreo della Intermachè – Wanty Gobert, secondo oggi sul traguardo di Visegrad. Girmay non vedeva l’ora di correre e di iniziare il suo primo grande giro, senza pressioni e con la voglia di fare subito bene. «E’ stato fantastico oggi: per me questo secondo posto non è una delusione ma un risultato importante».
In questo Giro d’Italia c’è stato il confronto diretto tra Van der Poel e Girmay, la vittoria è andata l’olandese ma l’eritreo è comunque stato protagonista di un incredibile finale. «Finire secondo al mio primo giorno in un grande giro, dietro ad un campione come Mathieu van der Poel, mi rende inevitabilmente felice. Sapevo che era in buone condizioni e per me è stata un'esperienza tutta nuova. Non avevamo mai corso insieme, almeno a questo livello, la corsa di oggi è stata il nostro primo grande incontro e sono veramente contento di come sia andata».
Girmay sta facendo la storia dello sport mondiale e oggi ha scritto una nuova pagina del ciclismo, conquistando la maglia bianca del miglior giovane. «E’ stato emozionante per me indossare questa maglia. Mi rende molto orgoglioso e spero di poterla vestire il più a lungo possibile». Nel finale della tappa di oggi, poco prima del traguardo, Caleb Ewan, uno dei velocisti più forti della corsa, dopo un contatto è finito rovinosamente a terra e da favorito per la vittoria, è stato costretto a tagliare il traguardo con vistose escoriazioni sul corpo. «A Caleb Ewan non so cosa sia successo non ho visto niente ho solo sentito qualcuno toccarmi ma non mi sono girato. Riguardo questa tappa, ne parlavamo da un mese o due, quindi non siamo sorpresi di questo risultato. Posso dire di essere molto contento a la giornata di oggi mi aiuterà a far bene nei prossimi giorni».
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