Delle wild-card se ne parlerà non prima di fine mese - inizio di febbraio. In casa Rcs Sport si sta lavorando per una deroga che farebbe comunque comodo sia al Tour che alla Vuelta, e portare così a casa una squadra in più, oltre alla Alpecin-Fenix e alla Arkea Samsic che il Giro lo faranno di diritto, perché prima e seconda della classifica Professional 2021. Al momento il regolamento parla chiaro e sono due i posti rimasti disponibili, ma le squadre di casa sono tre: Eolo Kometa, Bardiani CSF Faizané e Drone Hopper Androni Giocattoli, una rischia di restare fuori. Il direttore del Giro Mauro Vegni e il grande capo di tutta la struttura sportiva targata Gazzetta Paolo Bellino, stanno lavorando in questa direzione e, quindi, occorre tempo.
Sul fronte televisivo tutto tace, come per le wild-card, anche se si sta lavorando e tutto lascia pensare che l’approdo del Giro in casa mamma Rai sia prossimo. Tante le questioni sul tavolo, non solo economiche. Ad esempio, la tivù di Stato – giustamente – chiede continuità e quindi un contratto pluriennale, di tre/cinque anni, per poter programmare un impegno così importante sotto tutti gli aspetti: economico, gestionale e redazionale.
Il perché di questo cauto ottimismo che vedrebbe ancora vicine Giro e RAI? La neo direttrice Alessandra De Stefano, tra le tante cose che sta facendo, avrebbe individuato il conduttore del “Processo alla Tappa” in Alessandro Fabretti, da anni figura di riferimento di cose ciclistiche. Alessandra lo conosce bene, si fida ciecamente e non è nemmeno un caso che abbia chiesto per Fabretti la nomina di vice-direttore, che dovrebbe arrivare a giorni. Insomma, la De Stefano, nonostante tra Rcs Sport e Rai non ci sia ancora nulla di scritto e definito, si starebbe portando avanti con il lavoro e, francamente, la prima mossa se non è da scacco al Re è almeno una mossa da Regina.