Compie 30 anni la AG2R- Citroën e la sua longevità è tutta nella testa e nel cuore di Vincent Lavenu, fondatore e ancora oggi al comando del più anziano team francese.
Era il gennaio del 1992 quando si presentò alla guida dell’ammiraglia nella sua prima gara. La squadra si chiamava Chazal-Vanille et Mûre, nata dall'incontro tra un marchio di profumi e una macelleria dello Jura e la Ronde des Pyrénées fu la gara d'esordio.
Un commosso Vincent Lavenu racconta oggi il suo viaggio nel ciclismo, un mondo nel quale lui, ciclista professionista, dopo aver visto chiudere quasi tutte le squadre in cui aveva corso, una volta sceso dalla bici decise che avrebbe creato una sua squadra.
Si definiva allora un uomo di campagna che come unica dote aveva la sua testardaggine. «Quando abbiamo iniziato ci mancava tutto – racconta oggi Lavenu –, costruivamo le nostre bici in garage e disegnavamo le maglie sulle scale di casa. Quando ci presentammo alla prima gara i completi dei corridori ci vennero dati la sera prima della presentazione».
Oggi Vincent ha 65 anni e la voglia di far ciclismo ancora non gli è passata, anzi è contento di raccontare la sua storia, piena di aneddoti ed esperienze che, come lui stesso ha detto, sono fatte di sudore e passione.
La sua prima stagione terminò con 7 vittorie, ma le crisi economiche erano sempre in agguato, con sponsor che al primo sbandamento si tiravano indietro. «Nel 1995 Chazal si ritirò, dovevamo trovare un nuovo sponsor e questo non mi fece dormire per un lungo periodo. All'inizio del 1996 non avevo ancora niente in mano. Eravamo sull'orlo del fallimento e passavo da una delusione all’altra perché le persone mi illudevano. Poi però tutto cambiò con l’arrivo di Casino, grazie al quale facemmo il grande passo e in poco tempo diventammo una delle squadre più forti del pianeta».
In quel 1996 il team di Lavenu cambiò nome diventando Petit Casino - C’est votre equipe e vinse in quella stagoione la prima tappa del Criterium du Dauphiné. Nel 1998 nel team arriva AG2R e ancora oggi è il simbolo di questa squadra, in cui i successi non sono certo mancati.
Andare avanti non è facile, i problemi sono tanti e una squadra non sempre riesce a ottenere i risultati sperati. Ma Lavenu riesce sempre a trovare nuovi stimoli che lo portano a credere che il momento di fermarsi per lui ancora non è arrivato.
«L'anno scorso, quando Andrea Vendrame ha alzato le braccia al Giro, o quando Ben O'Connor ha vinto al Tour, è stato meraviglioso. Se ci ripenso mi viene ancora da piangere ed è anche questo che ancora oggi mi spinge a continuare. Non resterò per sempre nel ciclismo, ma ciò che voglio è trasmettere tutto quello che ho fatto. Succederà tra due anni, forse tre o quattro, ma non penso troppo più avanti. Ho solo un obiettivo, che la squadra continui ad andare avanti anche dopo di me».
Dopo essere sceso dalla bici, Vincent Lavenu ha capito che il ciclismo sarebbe rimasto nella sua vita in un modo diverso, forse anche più completo perché, come lui stesso ha detto, sa di non essere stato un grande campione. Ciò che lui non ha vinto è arrivato lo stesso tra le sue mani grazie alle imprese dei tanti corridori che hanno vestito la sua maglia.
Quest’anno Vincent Lavenu festeggia i primi 30 anni della sua squadra, un patrimonio importante non solo per il ciclismo francese ma per tutto il movimento mondiale. Lo scorso anno le vittorie sono state 11, un buon bottino anche se il record del 1999, con la squadra capitanata da Vinokourov i successi erano stati 45, è molto lontano.
Trent'anni di corse, trent'anni da celebrare e un futuro tutto da scrivere perché nella AG2R - Citroën 2022 la voglia di fare ancora bene è tanta.
PROGRAMMI. Da domani la Ag2rCitroën sarà in ritiro a Dénia, in Spagna, fino al 19 gennaio. L'esordio agonistico è previsto sulle strade della Vuleta Mallorca, dal 26 al 30 gennaio prossimi.
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