A Tokyo l’avevano fermato i crampi, prima che la colite ulcerosa lo costringesse allo stop. Alberto Bettiol, adesso, vive alla giornata e aspetta la visita di routine al JMedical di domani, per essere un po’ più sereno, e cominciare a forzare un po’. «Intanto rispetto ad un anno fa mi sto allenando e questa è già una bella cosa – spiega a tuttobiciweb il 28enne corridore toscano vincitore del Fiandre 2019 -. Però devo ancora portare pazienza. Anzi, in materia di pazienza ormai sono davvero un fuoriclasse, perché ho imparato a convivere con questo problema tutt’altro che piacevole, ma è chiaro che domani spero che il dottor Paolo Cavallo e Alessandro Lavagna del JMedical, possano darmi il via libera per cominciare a fare sul serio».
Lo avevamo lasciato all’Olimpiade: 14° nella prova in linea (frenato dai crampi) il 24 luglio scorso; 11° nella cronometro di quattro giorni dopo. Alberto, in cuor suo, sognava di potersi rifare agli Europei di Trento e ai Mondiali di Lovanio, ma il vincitore della tappa di Stradella al Giro 2021 è stato bloccato da una infiammazione acuta al colon che aveva già avuto nello scorso inverno. Insomma, la colite ulcerosa è tornata a farsi sentire e lo stop era necessario.
«Purtroppo non avevo altra scelta – racconta il corridore della EF che ha rinnovato con il team americano fino alla fine del 2024 -. Ho parlato con i medici e mi hanno consigliato di fare una terapia nuova a base di flebo. Sono seguito da un gastroenterologo di Torino, Sandro Lavagna, molto bravo, con il quale sono stato messo in contatto da un medico della Juventus, Paolo Cavallo (Alberto è anche un tifoso bianconero, ndr). Entrambi si interfacciano con lo staff medico della squadra, diretto da Kevin Sprouse e con Charlie Wegelius, il mio diesse, che è sempre presente e vicino a me. In questo ultimo periodo ho seguito una terapia a base di mesalazina, flebo, anche se adesso dovrei cominciare con una serie di iniezioni».
Alberto, in ogni caso, guarda alla prossima stagione, come è giusto che sia. «Il mio esordio sarà al GP La Marseillaise il 30 gennaio prossimo e poi correrò anche l’Etoile de Bessèges dal 2 al 6 febbraio. In Italia? Come sempre dovrei correre Strade Bianche, Tirreno e Sanremo. In programma Fiandre e Amstel, anche se sono costretto a navigare a vista».