L’inverno del ciclista non è più un lungo periodo di riposo e per mantenere alto lo standard i corridori già a novembre riprendono la bici e iniziano test fondamentali per affrontare al meglio la nuova stagione. Proprio per questo Egan Bernal, vincitore del Tour nel 2019 e dell’ultimo Giro d’Italia, si è recato in Germania per sistemare la sua postura nelle prove a cronometro. Bernal è uno straordinario scalatore, capace di sferrare attacchi micidiali su pendenze dove i suoi avversari non oserebbero mai, mentre nelle prove a cronometro perde troppo di suoi rivali. Bernal e il compagno Dylan Van Baarle nei giorni scorsi sono andati a Münster, in Germania, nel centro GebioMized, per analizzare la postura e migliorarla.
Nel centro tedesco Bernal ha lavorato con esperti di aerodinamica, cercando di analizzare fino al minimo dettaglio aspetti come la posizione sulla bici e della sella.
Questa volta il colombiano ha chiesto una messa a punto della sua posizione aerodinamica analizzandola e ottimizzandola per ottenere dei miglioramenti importanti, soprattutto nelle prove a cronometro. Bernal e Van Baarle sono quindi andati al velodromo di Büttgen per eseguire diversi test che, oltre alla posizione, hanno guardato anche al tipo di materiale usato. A supervisionare il lavoro dei tecnici c’era anche l’amministratore delegato della GebioMized, Daniel Schade, che ha voluto seguire personalmente i vari step, insieme ai tecnici del centro. «Lo sviluppo della posizione aerodinamica è un processo molto intenso che consiste in molti passaggi - ha spiegato Schade -. Durante i test abbiamo utilizzato tutti i sistemi di misurazione che abbiamo, perché li riteniamo tutti indispensabili per poter arrivare al risultato migliore».
Attraverso questo lavoro, l'obiettivo di Bernal è di ridurre le differenze nelle tappe a cronometro dei grandi giri con i suoi principali rivali, Tadej Pogacar e Primoz Roglic. In questa stagione Pogacar ha vinto il Tour de France, conquistando anche la prova a cronometro nella quinta frazione e arrivando ottavo nella seconda cronometro, quando ormai la vittoria del Tour era certa. Alla Vuelta, che quest’anno ha vinto per la terza volta consecutiva, Roglic ha fatto segnare il miglior tempo nelle prove contro il tempo. Al Giro d’Italia, nelle tappe di montagna Bernal non ha avuto rivali ma nella prima cronometro ha chiuso al quarantesimo posto e nella crono finale si è piazzato in ventiquattresima posizione a quasi due minuti dal vincitore Ganna. Anche nel 2019, quando conquistò il Tour de France, nella crono della tredicesima frazione arrivò a 1’36” dal vincitore Alaphilippe e a circa 1’20” da Thomas, che a Parigi salì sul secondo gradino del podio e il ritardo fu consistente anche rispetto a Kruijswijk, che invece arrivò terzo.
Bernal non ha ancora definito i programmi ma non ha nascosto il suo desiderio di tornare al Tour: la sfida alla maglia gialla passa per un indispendabile miglioramento nelle crono e questo il colombiano lo sa bene.