In seguito agli articoli usciti su alcuni media e che richiamano ad una pubblicazione fatta sul sito web NCBI e relativo all’uso della sostanza tizanidina, la Bahrain-Victorius ha sentito l’esigenza di rispondere in prima persona.
Negli articoli che sono usciti nelle scorse ore, si fanno dei riferimenti al team Bahrain-Victorius e alla famosa perquisizione che venne fatta durante il Tour de France da parte della polizia francese nello scorso mese di luglio. Nel comunicato stampa diffuso oggi dalla squadra si può leggere: «Il Team Bahrain Victorious e nessuno dei suoi corridori sono stati informati ufficialmente o ufficiosamente di alcun risultato rinvenuto relativo alla tizanidina o ad altre sostanze. Il Team tiene a sottolineare che gli autori dell'articolo scientifico a cui si riferiscono tutte le accuse hanno inequivocabilmente sottolineato che la tizanidina non è una sostanza vietata nello sport.
Il Team sta consultando i propri legali sul modo in cui queste informazioni sono state pubblicate durante un'indagine in corso senza che il Team ne fosse informato, il che ha avuto un impatto sulla reputazione del Team stesso. Al momento, il Team non ha ulteriori commenti da fare al riguardo».
All’epoca dei fatti nessun membro del team venne convocato per ulteriori accertamenti o chiarimenti e nessuno era al corrente sulla natura delle indagini o analisi in corso, effettuate dalla procura di Marsiglia. Quello che ad oggi si sa sulla tizinadina, è che è un farmaco utilizzato come miorilassante, che favorisce la decontrazione muscolare. Nell’articolo scientifico riguardo la tizanidina applicata allo sport, si è fatto sempre presente che non risulta essere un farmaco inserito nelle liste di farmaci dopanti o vietati dalle autorità preposte a vigilare sulla salute degli atleti.