Non è arrivata una medaglia, ma in casa Italia c'è soddisfazione per la corsa degli juniores. Ecco le voci raccolte nel clan azzurro al termine del campionato del mondo.
Manuel Oioli ha chiuso al settimo posto e spiega: «Ci ho creduto, avevamo davanti Dario che è molto forte e io dietro cercavo di rompere i gambi. Poi lui è un primo anno è ci sta che abbia pagato nel finale. Quando ho visto che lo riprendevamo, ho provato a fare la volata ma avevo dei crampetti e sono riuscito a fare settimo. Sapevamo che era importante davanti, purtroppo abbiamo avuto Alberto che ha avuto problemi meccanici, ma eravamo nella fuga buona e abbiamo corso bene. Personalmente sono soddisfatto del mio primo mondiale».
Alberto Bruttomesso invece è stato colpito dalla sfortuna: «A un giro e mezzo dalal fine ho preso una buca e si è incastrato la catena sul 14, ho dovuto fermarmi e quando sono partito, dopo 30 secondi, il gruppo ormai era andato. Su un circuito come questo recuperare è praticamente impossibile. Sapevamo che era importante stare davanti e abbiamo fatto il massimo per essere protagonisti».
Infine il commissario tecnico Rino De Candido che sottoliena: «Abbiamo corso bene, peccato che non sia arrivato il risultato. La caduta di Bonetto e il problema alla catena di Bruttomesso ci sono costati parecchio. Sono orgoglioso dei ragazzi, Belletta in particolare è stato bravissimo, ha lanciato l’attacco e si è dimostrato molto bravo, è un ragazzo del primo anno che ha davvero grandi qualità e non ha paura di misurarsi su strada e su pista»