«Un’accademy sul modello di Nick Bollettieri o di Valentino Rossi dedicata al ciclismo e la creazione di una squadra interamente italiana di World Tour». Per il 1° di ottobre, giorno catartico in cui scadrà ufficialmente il suo contratto di commissario tecnico con la Federazione Ciclistica Italiana, Davide Cassani - benché tenacemente concentrato sugli Europei e i Mondiali - ha già disegnato il suo futuro.
Nel corso del talk-show di apertura dell’Italian Gravel Trophy che si è svolto sabato sera a Gabicce Mare, il commissario tecnico del ciclismo, oltre a ripercorrere le tappe più emozionanti della sua lunga carriera sui pedali e in ammiraglia, ha parlato di quando, fra meno di un mese, terminerà formalmente il suo rapporto di lavoro con la Federciclismo e si dedicherà ad altri progetti.
«Quella dell’accademy - ha spiegato Cassani - è un’idea che coltivo da tempo. Del resto, anche nel mio ruolo di Ct, ho sempre puntato sulla promozione e la valorizzazione dei giovani ed una scuola di ciclismo potrebbe essere la risposta a quella carenza di opportunità e prospettive che frena molti nostri giovani talenti. Se, a due passi da qua, Valentino Rossi è riuscito a creare una splendida realtà dedicata al mondo dei motori - ha spiegato il Ct - per quale ragione non dovremmo riuscire a fare altrettanto con il settore della bicicletta?».
In cantiere anche il progetto della creazione di una squadra World Tour finalmente tutta italiana: «Se ne sente il bisogno - ha detto Cassani - dopo che, per tanti anni, l’Italia è stata un punto di riferimento per quanto riguarda i team professionistici. Oggi la mancanza di un sodalizio italiano si fa sentire e dunque, anche nel nostro Paese, è il momento di pensare a qualcosa di nuovo…».