Era partito da favorito, con un oro olimpico al collo, e Primoz Roglic non ha tradito le aspettative: questa sera, a Santiago de Compostela, è stato incoronato re di Spagna per la terza volta consecutiva. «Sono molto contento per me ma anche per i miei compagni di squadra» ha detto Roglic al termine di quest’ultima giornata della Vuelta.
«Mi sembra tutto folle. Qualche volta si vince con molto vantaggio, altre volte con poco, ma vincere è sempre molto divertente. Io non mi occupo di numeri e statistiche ma sentire parlare di tutti questi numeri è veramente bello da sentire». Roglic non ama le statistiche ma le corse sono fatte di numeri e lui questo ultimo grande giro di stagione, lo ha vinto con quasi 5 minuti di vantaggio su Enric Mas, che è arrivato secondo. Magnus Cort in questa cronometro finale, ha fatto faticare lo sloveno, che però non si è tirato indietro e ha vinto anche quest’ultima prova, concedendosi anche il lusso di superare in uno sprint a due il suo avversario Mas. Primoz non ha avuto nessuna pietà per gli avversari e questa vittoria la voleva veramente. «Sono un velocista... – ha detto scherzando Roglic – Alcuni anni fa mi sono allenato con Rohan Dennis (che dal prossimo anno sarà suo compagno di squadra, ndr), ma perdevo. Oggi mi sentivo molto bene anche se dopo tre settimane di corsa, è stato un finale pesante per tutti quanti».
In questo Giro di Spagna delle cattedrali, Roglic ha portato a casa ben 4 tappe: oltre alla cronometro iniziale a Burgos, il campione della Jumbo-Visma ha fatto sua la tappa numero 11, poi la diciassettesima e adesso anche il gran finale a Santiago de Compostela. Questa è la terza Vuelta consecutiva per lo sloveno, che nel futuro metterà ora il Giro d’Italia e quel Tour de France che finora non gli ha mai sorriso.
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