Mancano tre giorni alla fine del Giro d’Italia e la stanchezza inizia veramente a farsi sentire. Damiano Caruso ci sta dimostrando ogni giorno di essere capace di gestire la corsa e controllare i propri avversari, ma anche lui sa che questi saranno i giorni in cui si deciderà tutto.
«Le tappe che affronteremo da oggi fino a domenica saranno tutte veramente difficili - ha detto il siciliano della Bahrain Victorious -, ci saranno salite impegnative e poi una prova a cronometro che potrebbe decidere tante cose e bisognerà prestare attenzione a tutto».
Oggi ci sarà l’arrivo sull’Alpe di Mera, mentre domani sarà la volta della lunghissima scalata al Passo San Bernardino e poi dello Spluga e per finire della rampa di 8 chilometri fino all’Alpe Motta. Mentre domenica il gran finale sarà con una cronometro individuale di 30 chilometri, dove i corridori si giocheranno la loro ultima carta.
«E’ arrivato il momento di dar fondo a tutte le energie che sono rimaste. Ci sarà ancora spazio per tutti, sia per chi vorrà recuperare posizioni e sia per chi invece vuole mantenere il posto conquistato. Già da oggi in corsa potremo assistere a tante cose».
La maglia rosa Egan Bernal ha parlato bene del nostro Caruso, considerandolo uno dei suoi avversari più ostici ma con il quale potrebbe nascere un’alleanza utile a entrambi per mantenere le posizioni fino a Milano.
«Penso che le alleanze non si debbano stabilire a tavolino - ha detto Caruso - se ne dovesse nascere qualcuna succederà in gara e per convenienze comuni».
Damiano Caruso sta lottando per difendere il secondo posto in classifica e tra lui e Bernal ci sono 2’21” mentre il britannico Yates lo segue di 1’22”.
«Per me questo Giro d’Italia è differente da tutti gli altri. Quando Mikel Landa è caduto non avevo tante scelte e ho dovuto prendere i gradi da capitano».
Damiano è il corridore umile sempre pronto a sacrificarsi per la squadra, è quel gregario di lusso, che abbiamo visto al Tour de France lottare per Landa, ma che allo stesso tempo, ha dimostrato di essere uno dei corridori più competitivi, che a testa bassa pedala dando tutto se stesso. Damiano è un corridore rispettato nel gruppo e per lui la vittoria deve arrivare in modo onesto, dopo una battaglia combattuta sulla strada a botte di pedale.
«In corsa bisogna avere rispetto per tutti e i successi si conquistano in modo onesto con gambe e testa. Se Bernal dovesse avere un problema meccanico o altro in corsa, onestamente non so cosa farei, perché io non sono uno che spera nei problemi degli avversari».