È finito il Giro d’Italia per Remco Evenepoel? Assolutamente no e la sua corsa potrebbe iniziare proprio oggi sulla salita dello Zoncolan. Il baby-campione della Deceuninck-Quick Step tutto sommato sta facendo un Giro importante, se si considera il periodo di fermo e il fatto che non ha mai corso un grande giro. Remco, infatti, prima del Giro aveva corso al massimo per nove giorni e sta cercando di trovare il ritmo giusto per affrontare al meglio la corsa rosa.
«Il finale della tappa di ieri non è stato molto tecnico, ma bisogna sempre prestare attenzione, le insidie ci sono sempre - ha detto Evenepoel -. E’ stata una buona giornata per riposare, con una frazione piatta e tanto sole».
Oggi si affronterà la tappa con arrivo sullo Zoncolan ma negli occhi di tutti restano ancora le immagini di Remco che ha ceduto minuti importanti nella tappa con gli sterrati di Montalcino.
«È accaduto dopo il giorno di riposo. Potrei non essermi riposato abbastanza bene, non mi ero ripreso abbastanza, mettiamola così. Il mio corpo ha dovuto reggere le fatiche per dieci giorni e poi si è fermato dopo tutti quei mesi senza gare e dove mi sono solo allenato. Il mio corpo ha quindi detto: “Corri dopo una giornata di riposo?” E si è fermato. Ho poche altre spiegazioni per questo. Spero che quello sia stato il mio giorno peggiore».
Oggi anche per il giovane fiammingo sarà un test importante, perché anche lui, lo Zoncolan non lo ha mai affrontato e tutto sarà nuovo. «Non ho mai affrontato una tappa con un arrivo così impegnativo. È una montagna mitica con percentuali di salita importanti, tutti avranno dello stress, ma è naturale che sia così. A far la differenza potrebbero essere anche i piccoli dettagli».
Non sarà facile gestire questa corsa di 200 km, con una salita finale che potrebbe far saltare tanti corridori. «Penso che gli attacchi arriveranno prima del finale. Accelerare nell'ultimo chilometro richiede molta esplosività e questo non è il mio punto di forza. Soprattutto quando penso a come Bernal volerà in quell'ultimo chilometro, allora credo che avrò un problema. Non so cosa aspettarmi. Tutti sono un po’ spaventati».
Remco si sta riprendendo e le energie sembrano essere tornate, ma lo Zoncolan non perdona e la strategia migliore è quella di rimanere a ruota dei migliori.
«In questi ultimi due giorni ho avuto sensazioni migliori. Al momento voglio mantenere la mia posizione in classifica, la cronometro finale è sempre nella mia testa. Vincere la classifica generale sarà difficile, visto che Bernal è fortissimo. Lui è il più forte e penso che sia più forte rispetto a quando vinse il Tour».
Avere piani o idee efficaci quando c’è uno Zoncolan da affrontare non è facile, ma il giovane Remco è uno determinato, che saprà gestirsi. «È difficile avere un piano. Abbiamo visto quanto sia forte la Ineos. Faranno loro la corsa, quindi sta a noi seguirli. Si tratterà principalmente di gare con tattiche intelligenti e io con Joao Almeida cercheremo di sopravvivere. Spero che Bernal commetta qualche errore ma non credo».