Peter Sagan è felice e si diverte e la maglia ciclamino appena conquistata, vorrebbe portarla fino a Milano, anche se conservarla non sarà facile. «Mi piace correre in Italia. Sono al mio secondo Giro e indosso la maglia ciclamino. Potrebbe essere bello arrivare a Milano così – ha detto il campione slovacco dopo la corsa -. Sono contento della vittoria di oggi, ma abbiamo fatto solo metà Giro, per cui vediamo giorno per giorno quello che succederà».
Caleb Ewan uno dei principali avversari di Sagan si è ritirato, ma il tre volte campione del mondo, pensa che ogni tappa ha il proprio vincitore e che Ewan era solo uno dei tanti favoriti per le volate. «Ho letto come Ewan si è fatto male e onestamente mi viene da ridere. Non so come siamo messi con i punti, come sia adesso la classifica per la maglia ciclamino, qui i punteggi sono diversi con tappe piatte e mosse, vediamo come andranno le prossime volate e capiremo chi sono i più forti». Sagan sa andare forte non solo nelle volate e se il percorso di una tappa gli piace, si diverte ad alzare il ritmo.
«Mi piacciono le tappe dove i velocisti faticano un po’ di più, quelle con un percorso misto come oggi perché sono più adatte a me, soprattutto se vengono affrontate ad alta velocità. Oggi è la decima tappa tutti sono un po’ tirati e probabilmente sono riuscito a vincere anche per questo». Oggi nella frazione dall’Aquila a Foligno abbiamo visto gli uomini di classifica, Bernal ed Evenepoel lottare per i secondi d’abbuono. Un fatto insolito, che però non ha sorpreso nel gruppo.
«Non so se quello che hanno fatto Bernal ed Evenepoel si può considerare una guerra. Cosa potevano fare? Perdere il meno possibile si va bene, ma non era una guerra così difficile, bastava stare a ruota». Per Sagan correre deve essere divertimento oltre che il raggiungimento di una vittoria e l’importante è trovare nuovi stimoli. Alle spalle del campione della Bora-Hansgrohe, sono arrivati Gaviria, Cimolai e il giovane Oldani. Nono Elia Viviani uno dei favoriti sulla carta, corridore molto apprezzato da Sagan.
«Elia lo vedete è sempre là a cercare la vittoria e ha ottenuto dei buoni piazzamenti. Ci vuole sempre un po’ di fortuna per arrivare primi. L’altro giorno potevo vincere io ma è successo che mi è mancato qualcosa. Anche io non ho vinto per un lungo periodo, poi con il tempo piano piano sono tornato e ora sono protagonista: i giornalisti forse dovrebbero pensare a non fare critiche. Sono felice di correre in Italia mi piace l’Italia e godiamoci questa corsa e la maglia ciclamino».
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