La domanda sorge spontanea: ma se Richard Carapaz fosse riuscito a resistere fino alla fine e avesse quindi vinto alla grandissima la Liegi-Bastogne-Liegi la giuria l’avrebbe squalificato per aver adottato per cinque secondi cinque, la posizione “super tuck”, bandita dall’Uci dal 1° aprile? L’avrebbero privato di un successo di alta classe, per cinque secondi di “stupidera”, perché in ogni caso è bene dirlo, quella posizione a palla di cannone rannicchiata nel triangolo della bicicletta, con i cosiddetti appoggiati alla canna, è chiaramente una posizione non raccomandabile per nessuno. Bene. Punto e a capo.
Detto che siamo anche d’accordo su certi provvedimenti presi dall’Uci, che badano alla sicurezza ma anche all’immagine del ciclismo, credo in ogni caso che questo provvedimento sia eccessivo. Ha chiaramente sbagliato Carapaz. Ha commesso un’ingenuità grossolana, alla luce anche delle tante polemiche sorte all’indomani della squalifica di Michael Schär al Giro delle Fiandre per effetto del nuovo regolamento internazionale che vieta di imbrattare il percorso di gara. Una sonora squalifica… per “littering”. Credo, però, che anche in questo caso il sindacato mondiale dei corridori debba cercare di far alleggerire un regolamento che mi pare essere eccessivamente coercitivo. È vero, anche i ragazzi ti guardano e cercano di emulare i fuoriclasse del pedale, ma rischiare di perdere una Liegi perché adotti una posizione pericolosa mi sembra sproporzionata, anche perché il corridore era assolutamente da solo e se fosse caduto avrebbe fatto la figura dell’idiota da solo, senza arrecare danno a nessuno. Mi si dirà: ma questo è il regolamento. Appunto, sono a sollecitare una piccola ma significativa revisione.