Tadej Pogačar, giovane stella del firmamento ciclistico mondiale, ha vissuto ieri una delle giornate più difficili della sua ancor breve carriera. Intendiamoci, nessuna crisi né crolli clamorosi, ma quando uno è abituato a stupire sempre, quando vive una leggera crisi fa certamente notizia.
«Speravamo che la tappa andasse in maniera leggermente differente per noi della UAE Emirates. Abbiamo provato a controllare inizialmente la corsa ma, quando l’Astana ha dato il via agli allunghi, si è aperto un margine di vantaggio per gli attaccanti, costringendo Marc Hirschi e me a condurre l’inseguimento, pur essendo un poco troppo tardi. Così siamo poi arrivati al punto più impegnativo della tappa, con pendenze severe in salita non ideali per McNulty, e a quel punto è iniziata la mia rincorsa al terzo posto della generale. Mancava una quarantina di chilometri al traguardo: li ho percorsi lottando fino all’ultimo metro. E’ stata una delle tappe più impegnative dal punto di vista mentale e fisico che io abbia mai affrontato in carriera».
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