Anche il Giro del Belvedere ha potuto saggiare tutte le qualità di Juan Ayuso, il 18enne della Colpack Ballan che ad agosto sarà stagista con la UAE Team Emirates e con loro passerà professionista l'anno prossimo. Il catalano è riuscito a fare la differenza sulla salita di Montaner, stroncando la resistenza degli avversari che hanno fatto di tutto per cercare di rimanere alla sua ruota.
«Sono stati due giorni magnifici, devo dire grazie alla squadra che oggi si è presa la responsabilità di controllare la corsa per tutto il giorno e se ho vinto è solo merito loro» racconta Ayuso, sempre sorridente e disponibile.
Oggi vincere non era affatto banale, nemmeno per uno scalatore eccezionale come lui, perché arriva in solitaria al Giro del Belvedere non è cosa di tutti i giorni: «Oggi era sicuramente più difficile fare selezione e infatti alla fine ho dovuto spingere tantissimo per riuscire ad arrivare ed è stata una faticaccia. Ieri c'erano più salite, quindi nel finale eravamo tutti più stanchi e chi aveva gambe poteva fare la differenza. Oggi invece è stata una lunga attesa in vista delle due salite di Montaner, quindi il circuito era sì più facile, ma vincere è stato più difficile».
L'ultimo corridore a vincere Trofeo Piva e Belvedere nello stesso anno era stato Yaroslav Popovich nel 2001 e, come se non bastasse, la Colpack Ballan non aveva mai vinto a Villa di Villa. Insomma, Ayuso non è un corridore normale ma, se glielo si fa notare, sorride e arrossisce un po': «Posso solo dire di essere super contento. È la prima vittoria del Team Colpack in questa corsa e questo mi rende ancora più orgoglioso».
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