Lo UAE Tour ci sarà - presentati ieri il percorso e le maglie - e si annuncia come una delle corse più blindate del mondo. Corridori e squadre infatti. dovanno attenersi ad un regolamento anti-contagio davvero rigidissimo a partire dal volo dall’Europa: due aerei della compagnia Etihad, uno da Malpensa e l’altro da Parigi, riservati e covi-free.
Tre giorni prima del volo, il 15 febbraio, tutta la carovana sarà sottoposta a tamponi molecolari e lo stesso accadrà il 18 all’arrivo, quando tutti passeranno dall’aeroporto all’albergo senza avere contatti esterni, in attesa degli esiti. Nuovi tamponi molecolari per tutti il 21, prima della tappa d’apertura della corsa e poi il 25, a metà corsa. Quest’ultimo controllo, permetterà alla carovana di rientarare in Europa senza dover osservare alcuna quarantena.
Intanto, come anticipa La Gazzetta dello Sport, l’Uci sta lavorando ad un nuovo protocollo sanitario che dovrebbe essere varato la prossima settimana. Escluse corsie preferenziali per le squadre già vaccinate – per ora c’è solo la Uae-Emirates – anche perché il vaccino Sinopharm al momento non è ancora stato riconosciuto dall’Unione Europea. E si proseguirà con l’obbligo di tamponi molecolari pre gara, anche perché i tamponi rapidi, fanno sapere da Aigle, non sembrano essere efficaci nell’identificare tutte le nuove varianti del virus. Come dire che il ciclismo va avanti, tanto con le corse quanto con la lotta al virus...
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