Il tema è delicato, ma è sicuramente inedito in un periodo in cui l’attenzione è monopolizzata dai problemi del mondo e dall’attesa dei vaccini. Il fatto è che le vicissitudini dei piccoli Stati d’Europa non ci appartengono troppo. Mentre sportivamente li ricordiamo per i Giochi a loro riservati, la cronaca ha sempre preferito i colori e i costumi del Principato di Monaco ai fatti dell’Antica Repubblica di San Marino. Sicuramente alcuni atti di malgoverno del passato hanno contribuito a indebolire l’immagine dello Stato del Titano ma, se il confronto è con altre amministrazioni di piccoli stati, può valere il detto “mal comune è mezzo gaudio”. A San Marino il gaudio non c’è stato per nessuno in realtà, perché il malgoverno e la colpevolezza di pochi hanno impoverito il piccolo paese ed i suoi 33.785 abitanti.
Ma le crisi, continuiamo a ripetercelo, fanno bene. L’Antica Repubblica è stata costretta a prendere atto delle sue bellezze, storiche e naturalistiche e a credere con grande determinazione nello Sport come leva promozionale. Ha anche dovuto, con rinnovate competenze, promulgare leggi idonee a ridisegnarne il futuro.
E’ stata così disciplinata compiutamente, con l’articolo 69 dell’ultima legge di bilancio, la “residenza atipica”. E’ cioè riservato un trattamento fiscale favorevole ai redditi stranieri “importanti” di persone che sceglieranno per la prima volta di risiedere a San Marino, e che dovranno provvedere autonomamente alla propria cura sanitaria. Nel pdf allegato, trovate l'intera legge.
Potrà accadere allora che i 38.682 abitanti del Principato di Monaco o i 77.006 di Andorra si riducano di qualche numero a favore di una crescita della popolazione sanmarinese. Oltre alle aliquote fiscali e ai canoni di affitto, un clima mite, le virtù degli Appennini ed il mare a 20 chilometri, possono essere elementi decisivi della scelta e quindi fattori di rinascita dell’economia del Titano.
I Campioni dello Sport cercano da sempre di tutelare i loro guadagni nel limitato periodo della loro carriera agonistica in cui sono in grado di accumularli. Se in Europa esiste per loro un’ampia offerta di piccole oasi fiscali, non è giusto negare ipocritamente questa possibilità ad una Repubblica che anche durante la pandemia, dopo qualche tentennamento, ha scelto di rispettare le direttive dei decreti legge italiani, a differenza di province autonome del nostro stesso Paese, e certamente rinunciando all’autonomia rivendicata in Europa dai piccoli Principati.
Se i nuovi residenti saranno poi campioni del ciclismo, avranno già un’ambasciatrice ad attenderli sulle due ruote: Daniela Veronesi, cittadina sammarinese. Lei afferma di non pedalare più… non credetele.