Il sogno sta prendendo forma, ha già i contorni di un progetto vero e proprio, con luoghi, date, e anche un budget. Filippo Pozzato organizzatore ha rotto il ghiaccio allestendo il campionato italiano in linea dei professionisti, ha dimostrato di saperci fare e ora prosegue di slancio verso nuovi e più ambiziosi obiettivi.
Vuole una corsa World Tour nella sua terra, e la vuole subito. Che vorrebbe dire nel 2021. La sua idea meravigliosa è quella che potrebbe chiamarsi Veneto Classic, un evento dichiaratamente ispirato al Giro delle Fiandre, la regina delle classiche. La partenza a Venezia, la parte centrale del percorso sul Montello e sulle colline del prosecco, il finale nel pedemonte vicentino, con qualche passaggio sul circuito della Rosina e colli attigui, l’arrivo a Bassano. La Veneto Classic si dovrebbe disputare nella prima settimana di settembre, a pochi giorni dal campionato europeo, e sarebbe l’evento culminante di una settimana ricca di altri appuntamenti. Uno su tutti, il Giro del Veneto.
Da più parti è stato chiesto a Pozzato di riesumare questa competizione, che per molti decenni è stata un punto fermo del calendario italiano e otto anni fa è andata in estinzione per inedia. Disputato per la prima volta nel 1909, il Giro del Veneto dei professionisti è stato vinto quattro volte da Costante Girardendo, poi da Binda, Coppi, Magni, Bitossi, De Vlaeminck, Saronni, Moser, Argentin, fino ad arrivare al tris di Rebellin, a Simoni e allo stesso Pozzato. Ed è lui ora a raccogliere la sfida di rimettere in carreggiata il Giro del Veneto, che andrebbe a collocarsi tre giorni prima della Veneto Classic, facendo così da antipasto all’evento principale e attingendo astutamente al suo elenco degli iscritti. Padova, che è la patria putativa della corsa, terrà per sé la partenza, mentre il traguardo sarà a Verona. Il tracciato attraverserà i Colli Euganei, quindi Vicenza e i Berici.
In quel week-end ci sono in ballo anche una granfondo e una corsa Gravel con la partecipazione di professionisti. Tutto ancora da definire. Costo dell’operazione circa un milione e mezzo, sul cui reperimento Filippo Pozzato si dimostra fiducioso. Come è già successo in occasione del campionato italiano, la Regione Veneto sembra credere molto nella promozione del territorio legata a ai grandi eventi ciclistici e anche in questo caso non si tirerebbe indietro.
da Il Giornale di Vicenza