È il giorno dopo la grande bufera sul giro d’Italia innescata, tra i tanti, dal team Ef Pro Cyicling che con una lettera all’Uci ha chiesto alla corsa rosa di fermarsi una settimana prima del previsto. Dure le parole degli esponenti di molte squadre che hanno apertamente condannato la scelta del team americano. Dure sono anche le parole di Gianni Savio, team Manager della Androni Giocattoli Sidermec che questa mattina poco prima della partenza ha messo in chiaro la sua posizione.
«Quella fatta ieri dalla Ef è una dichiarazione assolutamente inopportuna, inqualificabile, totalmente vergognosa - spiega il manager torinese -. Ritengo che sia una mancanza totale di rispetto verso l’organizzazione e anche nei nostri confronti. Come minimo avrebbero dovuto interpellare tutte le altre squadre, noi sicuramente non avremmo mai comunque condiviso la loro posizione. Indirizzarsi direttamente all’Uci per avanzare una richiesta simile è assolutamente vergognoso».
Tra oggi e domani le squadre saranno nuovamente sottoposte a dei test, all’Androni toccherà in serata. Sono però vari i dubbi sollevati in mezzo al gruppo circa le forze messe in campo da Rcs dopo le dichiarazioni di De Gendt e del suo team nella mattinata di ieri.
«Non sono assolutamente d’accordo con chi sostiene che non ci siano le condizioni adeguate per correre, a mio avviso è una polemica assolutamente inutile e sterile e soprattutto controproducente. In questo momento tutte le parti dovrebbero essere unite perché solo attraverso l'unità di intenti si può tenere testa a questo virus. Certo, occorrerà il vaccino per sconfiggerlo del tutto, ma noi dobbiamo coesistere con questo nemico invisibile restando uniti. Per quanto ci riguarda, l’organizzazione ha preso tutte le misure per cercare di proteggerci. Certo, ci sono stati dei casi di positività, ma guardiamoci un attimo intorno, anche i più grandi dello sport come Federica Pellegrini, Valentino Rossi e Cristiano Ronaldo sono stati colpiti, hanno un vero e proprio entourage che li controlla, questo dimostra che nessuno è immune».
È chiara la posizione di Gianni Savio che ripone totale fiducia nella macchina organizzativa ed è intenzionato ad arrivare con la sua squadra fino a Milano mettendosi in mostra con ragazzi giovani e talentuosi.
«Noi vogliamo arrivare a Milano, siamo qui per questo, per lottare ogni giorno e per farci valere. Nonostante sia un anno molto difficile i ragazzi sono stati veramente bravi, per loro ci sono solo complimenti perché ogni giorno seguono le indicazione che diamo loro la mattina prima della partenza. Purtroppo nella selezione dei partenti abbiamo dovuto fare delle scelte, talvolta anche impopolari, ma ora siamo qui e continueremo a dimostrare quanto valiamo».