Nella cronometro di Palermo Vincenzo Nibali purtroppo non è riuscito a firmare un grande risultato. Thomas, il suo avversario più pericoloso, ha chiuso ad appena 23” da Ganna, con Yates a 49” e il danese Fuglsang a 1’47”. Il siciliano ha portato a termine la sua prova con un ritardo di 1’29” e in questa prima classifica ha già un ritardo di 1’06” dal britannico.
“Se guardo la mia prestazione, la giudico in linea con le aspettative che abbiamo - ha spiegato Nibali -. Sono soddisfatto. I divari tra i diretti concorrenti sono stretti, con l'ovvia eccezione di Thomas, che è andato molto forte”.
Thomas è uno specialista delle prove contro il tempo e in questo Giro, le crono saranno tre e potrebbero fare la vera differenza in nella classifica per la maglia rosa”.
E ancora: “In generale, l'unica nota da evidenziare in questa tappa è il fattore vento che, numeri alla mano, ha influenzato parecchio i risultati finali. Detto questo, chapeau a Thomas per la sua performance, e ora guardiamo alle tappe successive".
Sottolineiamo che quando hanno gareggiato Thomas e Yates il vento sprava a favore dei corridori lungo gran parte del percorso, mentre era calato e quasi inesistente quando sono scesi in gara Nibali, Fuglsang e Kruijswijk. E Paolo Slongo, storico preparatore dello Squalo, ha confermato in tivù a Raisport che avevano fatto le loro valutazioni in base a previsioni che si sono rivelate imprecise e che contavano che il vento continuasse per l'intero pomeriggio senza calare.