È una questione di immagine. D’immagine del ciclismo, di come si presenta, di come si vende, non è solo una questione privata, anche perché non lo è, perché riguarda tutti.
È una questione d’immagine e di immagini, inguardabili, che stanno mutilando il lavoro faticoso e prezioso lavoro di Adriano Amici e della sua Coppi & Bartali. Lo so, a questo punto sento già le voci, che vagano nell’aria: sono amico di Paolo e Fabio Rodella, che da sempre considero famiglia, al pari di Silvana e Silvano: e allora? A voi piacciono le immagini che mamma Rai è costretta mandare in onda in queste sere? Siete soddisfatti del servizio? Questo è il punto. Punto.
Credo che lo stesso direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli non lo sia affatto. Penso che non lo sia affatto Alessandro Fabretti e nemmeno Andrea De Luca e Stefano Garzelli che sono chiamati a commentare le immagini. Hanno solo una fortuna: la corsa va in differita, così possono farsi raccontare bene come è andata la corsa, perché in diretta sarebbe impresa pressoché impossibile, al limite del mal di mare. E il ciclismo mandato in onda così è davvero difficile d’amare.