Dove finisce tutta quell’energia del pedalare? In pensieri: positivi e ottimisti. In sensazioni: di leggerezza e allegria. In stanchezza: antica e sana.
Dove finisce tutta quell’energia del pedalare? Sulle strade, sulle piste, sui sentieri. Nelle città, nelle campagne, nei boschi. Su e giù dalle montagne.
Ma non è tutto. Dove finisce tutta quell’energia del pedalare? Anche al cinema.
Ciclocinema è un’associazione e un progetto: promuovere la cultura del cinema e quella della bicicletta, a pedali, una pedalata artistica e l’altra sportiva, una dopo l’altra, insieme. Dieci biciclette per alimentare un cinema a pedali, una compagnia di cicloviaggiatori ma anche un pubblico attivo, sportivo, ciclistico, cineclistico o ciclocinematografico.
Nato in Trentino, la prima edizione nel 2018, in questi giorni Ciclocinema ha organizzato una rassegna di film a pedali a Bologna, al Circolo la Fattoria di via Pirandello: cinque opere, da martedì 25 agosto a stasera (ore 22), in programma “Bangla” di e con Phaim Bhuiyan, e con Carlotta Antonelli, Alessia Giuliani, Milena Mancini, Simone Liberati e Pietro Sermonti. E’ la storia di un ragazzo bengalese che abita a Roma, nel quartiere di Torpignattara: l’incontro con Asia sconvolge la sua vita fino a quel momento condivisa con la famiglia, sostenuta da un lavoro come steward e dall’amicizia con uno spacciatore.
Durante la serata si può mangiare e bere in un tavolo all’aperto o cenare in un ristorante (il nome è tutto un programma: Porta Pazienza). Si consiglia di prenotare: tel. 0514128885. E poi: gambe. Le stesse già richieste nella musica: con il gruppo romano dei Tetes de Bois, che coinvolgendo gli spettatori alimentano un intero palco a pedali, o con il ferrarese Guido Foddis (e la sua Repubblica delle biciclette), che pedalando si illumina e si amplifica.
Ecco dove finisce anche tutta quell’energia del pedalare: nell’arte di vivere.
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