Mentre si attende il mese di agosto per la ripresa dell’attività su strada, ecco un tassello importante nella composizione dell’organico 2020 del Cycling Team Fonte Collina-Stipa Milano: dalla Calabria alle Marche, Saverio Lettieri è pronto ad essere parte integrante di questo progetto sportivo sotto la supervisione della presidente Loredana Tranquilli, del team manager Gabriele Pompa e del direttore sportivo Goffredo Lupi. Uno stimolo per il ragazzo crotonese di Gabella (classe 2003) che è pronto a misurare le proprie ambizioni in una categoria importante come quella juniores intravedendo il ciclismo che conta.
Come nasce la passione per la bicicletta e in che squadre hai corso prima di approdare al Team Fonte Collina?
«Sono salito sulla bici dopo un infortunio al ginocchio giocando in una squadra di calcio. Con la riabilitazione in bici e seguendo le orme di mio padre che praticava già questo sport, è diventata una vera passione. Ho corso soltanto con il Team Mazzei Club Corridonia di Cosenza dove ho trovato un bella squadra e delle persone eccezionali».
Perché la scelta è ricaduta sul Fonte Collina, cosa ti ha convinto? Che ambiente hai trovato?
«La scelta è caduta per una casualità: trovandomi in una gara mi ha notato un responsabile della squadra e mi ha convinto la serietà e l'umiltà del team. Ho trovato un ambiente bellissimo e solare con tutti, come se ci conoscessimo da sempre».
Come hai trascorso il tuo lockdown? Ti è dispiaciuto non esprimere al meglio il tuo potenziale in questo avvio di stagione?
«Il lockdown l'ho trascorso sempre in modo molto positivo ma mi è dispiaciuto molto non poter correre e mi sono dovuto accontentare dei rulli. È stato un periodo senza gare nel mio primo anno da juniores ma mi sono sempre tenuto in forma».
Da grande vorresti fare il corridore a tempo pieno come tanti campioni affermati che hanno fatto la trafila giovanile?
«È un sogno di tutti i ragazzi nel proprio sport diventare qualcuno. A chi non farebbe piacere che la propria passione diventasse anche un lavoro, ma comunque sono un ragazzo con i piedi a terra pertanto mi godo questi anni e questi momenti, dando comunque il massimo. Per il futuro mi auguro il meglio».
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