Tea è una bambina. Ha sei anni e un gatto che si chiama Ulisse, le piace giocare a nascondino e va matta per le polpette della nonna. Quando si avvicina l’estate, i genitori progettano una vacanza al mare e le propongono un corso in piscina per imparare a nuotare. Tea adora la spiaggia, costruire i castelli di sabbia, sguazzare nel bagnasciuga. Ma non sa nuotare. E in piscina non vuole andare. Non perché non voglia imparare, ma per la paura di non riuscirci.
Il giorno dopo Tea incontra i suoi amici. E chiede se c’è qualcosa che non sanno fare. Eh sì: c’è chi non sa fare le capriole, chi non sa imparare una filastrocca a memoria, chi non sa andare in bicicletta senza le rotelle. Tea si rincuora: lei sa fare le capriole, sa già la filastrocca a memoria e, soprattutto, sa già andare in bicicletta.
Il lieto fine è assicurato: quando arriverà l’estate, e andrà in vacanza al mare, dopo il corso in piscina Tea saprà nuotare con le pinne e la maschera e senza neppure i braccioli.
“Tea – E se non ci riesco?” è uno degli episodi della serie scritta e disegnata da Silvia Serreli per Giunti Kids (36 pagine, 4,90 euro). Un libriccino facile, una storia semplice, e un momento importante, decisivo, indimenticabile: riuscire ad andare in bicicletta senza le rotelle.
E’ una magia, l’equilibrio. Le due ruote sono così sottili da apparire ingovernabili, sorde alle preghiere, cieche alle speranze, ostili ai tentativi. Finché, e sembra proprio un miracolo, si trova quel giusto bilanciamento fra mani e braccia, gambe e schiena, o forse era solo una questione di testa, o un verso di poesia. E l’incantesimo non si spezzerà più. Perché imparata la formula, non la si dimenticherà per tutta la vita.
La prima volta in bicicletta. Qui comincia tutto: il senso del vento, il gusto per l’avventura, la corsa verso la libertà.
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