
Dopo aver festeggiato, lo scorso autunno, i suoi primi sessant'anni di attività, celebrati dalla presenza dei grandi ex Italo Zilioli e Franco Balmamion, il Pedale Canellese si è lasciato alle spalle il lungo periodo di lockdown e ha già fatto tornare in sella i suoi numerosi tesserati.
Sono circa 80, complessivamente, i portacolori del sodalizio presieduto da Romildo Zotti, suddivisi per specialità (mtb, enduro e strada) e categorie (Giovanissimi, Esordienti, Allievi e cicloamatori). A fine maggio sono ripresi gli allenamenti, adottando tutte le norme sanitarie istituite dalla Federciclo in materia di sicurezza. Sotto la guida dei rispettivi allenatori Umberto Biestro (settore fuoristrada), Mario Ghione (strada Esordienti e Allievi) e Davide Teofilo (strada Giovanissimi) i ragazzi hanno ripreso ad inseguire il loro sogno, anche se per ora non ci sono notizie certe circa la ripresa dell'attività agonistica. "Forse si riprenderà con le gare di ciclocross - afferma il Vice-Presidente del Pedale Canellese Claudio Amerio - ma per ora si tratta solo di supposizioni. Come tutti, attendiamo le decisioni della Federazione e del governo, soprattutto per quanto concerne i severi protocolli di sicurezza che verranno richiesti agli organizzatori delle gare".
In questo clima di perdurante incertezza si è sviluppata una simpatica iniziativa di cui sono stati protagonisti i sette Giovanissimi del settore strada: Alessio, Andrea, Federico, Matteo, Riky, Luca G. e Luca S., i quali, coordinati da Erika, la mamma di due di essi, hanno deciso di intervistare, in videoconferenza, un affermato corridore professionista. La scelta è caduta su Domenico Pozzovivo, grazie al decisivo aiuto di Beppe Vietri, membro storico del sodalizio canellese nonchè padre di Gianni, ex-corridore ed attuale Presidente del Comitato Regionale della Federciclo. Beppe, che era stato meccanico di Pozzovivo allorchè il corridore lucano, tra gli Juniores, difendeva i colori torinesi del Sassi-Katoxin, ha fatto da intermediario fra le parti, e così i Giovanissimi del "Pedale" hanno potuto rivolgere a Domenico, che da quest'anno difende i colori della NTT Pro Cycling, parecchie domande, tipo: "qual è stata la tua vittoria più bella?" oppure "sei tu che hai scelto la bici o è stata la bici a scegliere te?" o ancora "che cosa provi quando arrivi al culmine di una salita?".
"Quando Pozzovivo ci ha mandato il video messaggio con le sue risposte - ammette Erika - l'emozione dei ragazzi è stata tanta. Vedere un campione come lui, in divisa, mentre guardava sul cellulare i nostri bambini e rispondeva sorridendo alle loro domande è stata una soddisfazione enorme". La video-intervista è disponibile sui social del Pedale Canellese. Ma non è finita qui, perchè i ragazzi hanno chiesto a Pozzovivo di passare il testimone ad un suo collega, e adesso sperano di poter intervistare un altro campione. Perchè è importante far correre la mente oltre che le gambe".
da La Stampa - edizione di Asti
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