Il Covid-19 gli ha fatto saltare i piani? E allora Michael Albasini ci ripensa e continua a pedalare. Il trentanovenne corridore svizzero della Mitchelton Scott avrebbe dovuto infatti ritirarsi al termine del Giro di Svizzera ma la pandemia lo ha spinto a cambiare idea e a progettare nuove sfide.
La prima riguarderà ciclismo e vacanza: nel mese di giugno, infatti, Albasini affronterà il suo personalissimo Giro di Svizzera, percorrendo tutte e otto le tappe annunciate dagli organizzatori, seguito in camper dalla sua famiglia. A seconda di quello che consentiranno le normative governative, Michael sarà affiancato in varie tappe da ciclisti svizzeri e altri sportivi d'élite.
«Voglio continuare a correre, quindi in estate devo farmi trovare pronto. Questa pandemia ha cancellato tutti i miei piani di corsa, di vita, di famiglia, di vacanza. Ho dovuto ritrovare la motivazione, ora sono pronto ad affrontare di nuovo tutta la preparazione. Voglio solo avere la possibilità di godermi le ultime gare sapendo che sono le mie ultime gare. Voglio godermi la compagnia e la sensazione di essere in sella e di portare con me i ricordi delle mie ultime corse. Il mio Giro di Svizzera? Sarà divertente, non vedo l’ora di percorrerlo: se partecipi a una gara hai meno tempo per divertirti, ma in questo modo posso davvero pedalare sereno con molte persone che hanno fatto parte della mia carriera».
Felice della scelta di Albasini anche il responsabile tecnico della Mitchelton Scott Matt White: «Albasini è stato un membro fondatore della famiglia GreenEDGE. Dà ancora tanto alla nostra organizzazione dentro e fuori dalle corse e incarna ciò che vogliamo dai nostri atleti in impegno, carattere e rispetto. È bello offrire ad “Alba” la possibilità di concludere la stagione disputando alcune gare di livello mondiale, in particolare quelle che ama di più, quelle delle Ardenne».
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