ADDIO A SANDRO SELLARI, STORICO ORGANIZZATORE BRESCIANO

LUTTO | 30/03/2020 | 08:24
di Angiolino Massolini

Gravissimo lutto nel ciclismo bresciano, regionale e nazionale: è scomparso all’età di 86 anni vittima del covid-19 Sandro Sellari, storico dirigente di ciclismo e grande organizzatore di eventi internazionali.


Nato il 27 febbraio del 1934 a Brescia, fin da giovane si è appassionato al ciclismo approdando a soli quindici anni al Pedale Bresciano. Cresciuto alla scuola di Antonio Zanola e i fratelli Ariasi, è stato segretario, consigliere e presidente del club biancoverde, dove è rimasto fino a pochi anni fa, quando l’Aspiratori Otelli di Sarezzo si è fatta carico di tenere in vita la società più gloriosa del ciclismo bresciano, la quale nel corso della sua vicenda sportiva ha ottenuto due medaglie olimpiche con Piefranco Vianelli (oro e bronzo a Città del Messico 1968), due ai mondiali con Renato Bongioni (Salò 1962) e Marco Velo (Pyrgos 1992).


Subito dopo le Olimpiadi di Roma 1960 si è iscritto alla scuola per diventare maestro dello sport: esame superato brillantemente insieme ad alcuni altri dirigenti di valore.

Verso la fine degli anni settanta insieme a Mario Marchina e Giovanni Morsia è stato protagonista del nuovo corso della federciclo bresciana, contribuendo alla elezione alla presidenza di Tino Balestra, primo presidente provinciale della federciclo. Succeduto al maestro Gianni Faletti, da anni fiduciario dell’Fci. Quando Tino Balestra ha lasciato l’incarico gli è succeduto e successivamente è approdato alla federciclismo regionale dove è stato consigliere e vice-presidente ai tempi della presidenza di Gianni Sommariva. Per due mandati è stato membro di un paio di commissioni nazionali dell’Fci. È poi tornato a casa rivestendo il ruolo di segretario della federciclo bresciana sotto la presidenza di Pietro Bregoli e Gianni Pozzani.

Oltre ad essere stato un dirigente avveduto è stato spesso anche ai vertici di organizzazioni di grande prestigio: dal 1958 al 1962 ha messo in cantiere e portato in porto il Giro delle Tre Valli Bresciane. Dal 1977 al 1979 è stato direttore di corsa alla Tre Giorni Bresciana riservata agli juniores. Insieme a Mario Marchina nel gennaio del 1980 ha fondato il Velo Club Rinascita. Con questo club ha organizzato dal 1980 al 2011 trentuno edizioni della 3 Tre Ciclistica Internazionale Bresciana che ha portato alla ribalta grandi corridori quali sono stati Damiano Cunego e Gilberto Simoni, giusto per ricordare solo alcuni protagonisti della corsa a tappe per juniores. Fino a tre anni fa ha tenuto in vita il nome della 3 Tre organizzando una corsa con patrenza e arrivo a Campagnola di Concesio e successivamente da Vestone a Prevalle. Grazie alla bontà delle organizzazioni il Velo Club Rinascita è stato premiato con il Premio Forze Nuove, riconoscimento quantomai prestigioso orchestrato per tanti anni da Gianni Sommariva.

Insieme alle altre società bresciane ha collaborato a raccogliere i fondi per affidare allo scultore pontevichese Domenico Lusetti il busto di Fausto Coppi, fissato nel 1960 allo stadio Rigamonti di Mompiano e tre anni fa per merito suo e dell’amministrazione bresciana spostato al Parco Castelli di fronte all’ingresso dello stadio, che il Campionissimo varcò nel novembre del 1960 al termine del Trofeo Baracchi disputato insieme a Louison Bobet.

Nel corso della sua lunga militanza dirigenziale ha ottenuto alcuni riconoscimenti di prestigio: il Premio Antonio Zanola nel 1982; il Premio Amerio Armanasco nel 2005; il Premio Luigi Bussacchini nel 2010: la medaglia di bronzo dell’Fci nazionale nel 2014. Qualche anno fa è stato anche nominato Cavaliere della Repubblica Italiana.

Negli ultimi anni della sua vita, minato dal lutto della sua carissima moglie Rita, si è dedicato anima e corpo alla figlia Daniela, sua assidua accompagnatrice. L’ultima volta che li abbiamo visti insieme è stato alla Coppa San Geo il 22 febbraio, mentre qualche settimana fa è stato gradito ospite di Bresciaoggi insieme al neo-presidente del Panathlon, l’artista Rodolfo Garofalo. Proprio al Panathlon Club Brescia è stato più volte eletto nel consiglio direttivo ed aveva un progetto: un convegno ciclistico con la presenza dei campioni bresciani. Purtroppo rimarrà un’incompiuta, come del resto vantano tutti gli uomini di valore. Insieme alla figlia Daniela lo piange tutto il ciclismo bresciano, in particolare Metilde e Piero Guerrini con i quali ha festeggiato l’ottantaseiesimo compleanno. Il presidente nazionale Renato Di Rocco, quello regionale Cordiano Giagnoni e quello provinciale Gianni Pozzani, insieme a Rodolfo Garofalo del Panathlon Club hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa di un grande uomo. Con loro ci sentiremo anche noi un po’ più soli avendo percorso per circa mezzo secolo la sua stessa strada. Ti sia lieve la terra caro Sandro e alla figlia Daniela un forte abbraccio.

Angiolino Massolini

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Chi va piano va sano e va lontano, ma nel ciclismo, come in tutto lo sport, è la velocità il fine primo e ultimo. Nel ciclismo di oggi si va velocissimo: ragazzi impazienti di affermarsi che si mettono in modalità...


Formula vincente non si cambia. Il Tour of the Alps - ormai da diversi anni - si fa riconoscere per caratteristiche chiare e idee ben precise. Tappe corte, trasferimenti brevi, altimetrie mai banali, nessuna passerella, nessuna volata, nessuna cronometro, attacchi...


Una bella conferma e una “sorpresa” nella gara juniores che ha aperto di buon mattino la due giorni di “Pasqualando” sul pianeggiante circuito della zona industriale di Ponte a Egola per la regìa organizzativa della Ciclistica San Miniato e di...


Dal IX Osservatorio Heliocare condotto da Cantabria Labs Difa Cooper è emerso in modo evidente quanta strada ci sia ancora da percorrere per una consapevolezza adeguata sui rischi causati dal sole. La prevenzione è fondamentale: un terzo della popolazione mondiale...


Jai Hindley è nato guardando l’oceano, a Perth, in Australia, ma è sulle montagne che ha trovato sé stesso. Per uno scalatore che si è rivelato e consacrato sulle cime del Giro d’Italia, con il secondo posto del 2020 e...


Crollò a soli 500 metri dall’arrivo. Quel giorno, l’8 giugno 1956, Giro d’Italia, tappa del Bondone, aveva sopportato 241 chilometri e altri 500 metri con quattro montagne, aveva resistito a pioggia, nebbia, freddo e infine neve, aveva indossato la maglia...


Per la prima volta in Italia e dopo il Giro delle Fiandre, anche l’Amstel Gold Race 2025 è in diretta esclusiva su Eurosport 1 e Discovery+, domenica 20 aprile alle 14.30, preceduta LIVE alle 13:00 dalla gara femminile. L’Amstel Gold Race che...


Aldo Parecchini, bresciano di Nave, nel cuore della provincia della Leonessa d’Italia, dove è nato il 21 dicembre del 1950, è stato un valido, eccellente corridore, professionista dal 1973 al 1980 in formazioni di primo rilievo anche a livello internazionale....


E’ la corsa della birra, ma anche del vento e delle strade strette. Più giovane rispetto alle classiche classificate come monumento, l’Amstel è il primo atto della settimana delle Ardenne, trittico di prestigio che soltanto in due hanno completato con...


Juan Ayuso, Romain Grégoire e Stefan Küng l’hanno vinto. L’uomo che sta riscrivendo la storia del ciclismo moderno, Tadej Pogačar, l’ha solamente accarezzato, così come Aleksandr Vlasov e Tao Geoghegan Hart. Una cosa è certa: il Giro del Belvedere di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024