Poteva essere un'ecatombe. E non esageriamo. La scorrettezza commessa da Sam Bennett ieri alla Parigi-Nizza è di una gravità inaccettabile. I fatti: a quattro chilometri dal traguardo, i vari treni dei velocisti si preparano per la volata e i vari treni degli uomini di classifica li stanno tenendo nelle prime posizioni come sempre accade. Ed è in questo frangente che Sam Bennett (nelle schede ufficiali accreditato di 73 chili di peso) tira tre spallate violentissime a Nairo Quintana che al peso denuncia 59 chili. Alla terza spallata Quintana inevitabilmente sbanda, si sposta violentemente a sinistra e solo per un miracolo resta in piedi lui e resta in piedi chi è alla sua ruota. Una manovra pericolosissima che ha rischiato di mandare a terra mezzo gruppo.
Bennett poi sarebbe caduto sul viale d'arrivo ma se l'è cavata con escoriazioni e ferite varie ma senza fratture e proprio nella tarda mattinata odierna ha deciso di lasciare la corsa dopo una notte insonne a causa delle botte riportate.
Ma se l'infortuno non lo avesse fermato, avrebbe pouto essere tranquillamente in corsa nonostante la giuria abbia colto la sua scorrettezza e lo abbia punito con 800 franchi svizzeri di multa e la penalizzazione di 40 punti nella classifica UCI.
«Una decisione incredibile - spiega a tuttobiciweb Mario Cipollini - perché Bennett ha commesso davvero una scorrettezza inaccettabile. Io non ero certo una mammoletta e nessun velocista lo è, ma il comportamento di Bennett era degno di una sanzione ben più pesante. Non solo l'esclusione dalla corsa, ma una sospensione ben più lunga. Non dimentichiamo che Moscon è stato squalificato dall'Uci per un pugno mai dato ma solo minacciato mentre Bennett ha rischiato davvero di fare un disastro».