Non è una vittoria per nessuno, ma un risultato quello sì. La Procura Federale ha aperto un fascicolo sulla morte di Giovanni Iannelli e sta lavorando al fianco del magistrato di Alessandria che si occupa dell'inchiesta di Molino de' Torti.
A darne conferma, all'indomani della lettera aperta di Marco Cavorso, delegato ACCPI per la sicurezza, e della levata di scudi di molti corridori tra i quali in particolare Matteo Trentin, vicepresidente dell'ACCPI stessa, è stata la vicepresidente della FCI Daniela Isetti.
Su twitter Trentin ha scritto: «Cara @Federciclismo, come è possibile tutto questo? Vi sembra sensato omologare con un "nulla da dichiarare" una gara dove un ragazzo è morto? È un crimine!
Cari @diroccorenato, @DanielaIsetti1 e tutti i componenti della nostra federazione, è ora di agire e indagare. Non per puntare il dito contro qualcuno ma per fare in modo che un episodio del genere non accada piú! Non doveva accadere e non dovrà accadere!
Nascondere la testa come gli struzzi non cambierà i fatti! Giovanni non tornerà a pedalare! Ma se lasciate che tutto passi come nulla fosse lo ucciderete di nuovo! È ora di agire! Ammettere gli sbagli e lavorare, legiferare e fare tutto ciò che va fatto per evitare che accada ancora!».
Ricordiamo che Giovanni Iannelli è morto lo scorso 7 ottobre dopo due giorni di agonia, in seguito alle conseguenze riportate in una caduta nella volata sul traguardo di Molino de' Torti, in provincia di Alessandria, quando è andato a sbattere con il capo contro un muretto di cemento non segnalato e non protetto. Giovanni aveva 22 anni.