Sono venuto a conoscenza per la prima volta dell’espressione latina “horror vacui”, che letteralmente significa “terrore del vuoto”, studiando l’arte longobarda. Gli artisti longobardi, grandi esperti d’oreficeria soprattutto, sembravano così spaventati dagli spazi vuoti che riempivano meticolosamente tutto (croci-lamine-fibule-evangelari…) incastonando gemme colorate o incidendo figure geometriche e zoomorfe. Dietro questa tendenza c’era una visione del mondo finita e concreta, chiara.
Anche io oggi soffro di horror vacui e il vuoto con cui mi devo confrontare non è più una superficie liscia di una croce aurea longobarda, ma è rappresentato dagli uomini del mio tempo. E da costoro sono costretto a proteggermi perché sono pericolosi, perché girano anche armati: all’uomo vuoto oggi non si nega mai una patente di guida e la possibilità di armarsi di cellulari e bolidi giganti, veloci e inquinanti. Perché i vuoti sono la maggioranza e contaminano i pochi pieni rimasti che, lentamente e rassegnati, si stanno svuotando anche loro.
Venerdì scorso un giovane vuoto armato di un’Audi ha tentato di uccidere due uomini in bicicletta. E’ successo a Vigonovo, provincia di Venezia. Il vuoto armato ha pensato bene di sorpassare un’altra auto e di andare dritto contromano verso i due uomini in bicicletta, disarmati, pacifici. I due uomini in bicicletta sono stati travolti dall’arma ben controllata dal giovane vuoto che per un niente non li ha uccisi. Uno di loro è molto grave. Mentre i soccorsi trasportavano all’ospedale i due uomini non più in biciletta, ma feriti sull’asfalto, colpiti violentemente, dall’Audi sono scesi non uno ma tre vuoti, giovanissimi. Tutti i tre si sono appoggiati al guard-rail, ridevano. Quando i passanti gli hanno scattato una foto uno di loro, il guidatore, il vuoto colpevole, si è messo in posa alzando i pollici. Il vuoto che vince. Non risultano nemmeno scuse ai due uomini in bicicletta. Il vuoto non si scusa. https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/investono_ciclisti_ragazzi_pollice_vigonovo-4820879.html
Dall’altra parte d’Italia, a Bari, un altro vuoto è stato fermato mentre se ne andava girando, sempre armato di automobile, con nelle mani due cellulari (l’allegato dell’arma-automobile, i due simboli indiscussi del vuoto-power che uccide): con uno chattava e con l’altro parlava. E’ il sindaco di Bari, Antonio Decaro (finalmente un pieno!) a farcelo sapere con un post che riporto qui per intero:
“Con un telefono parlava, con l’altro chattava. Difficile, ma non impossibile, direte voi. Se non fosse che, contemporaneamente, stava guidando la sua auto sulla statale 16. Io lo manderei a un talent in cerca di fenomeni da baraccone. Nel frattempo la Polizia Locale gli ha comminato 165 euro di multa e gli sono stati tolti 5 punti dalla patente. A questo "fenomeno" vorrei chiedere se quelle chiamate o i messaggi che cercava di inviare fossero davvero così importanti. Più importanti della sua vita. O di quella delle persone che avrebbe potuto uccidere, con questo comportamento folle. Nell’attesa della sua risposta, pensiamoci. Pensiamoci, quando ci lamentiamo delle multe per strada, del telelaser per il limite di velocità e dei posti di blocco degli agenti. È giusto secondo voi avere così poco rispetto della vita propria e di quella altrui? Secondo me no. E ogni volta che qualcuno si lamenta con voi della multa ricevuta perché stava solo "rispondendo ad un messaggio" ricordategli che quel messaggio avrebbe potuto ammazzarlo.”
https://www.facebook.com/antdecaro/photos/a.438925572875779/2137997332968586/?type=3&theater
I vuoti si combattono con i pieni. Ma da dove proviene tutto questo? Chi ha cresciuto così tanta miseria pericolosa? Chi sono i maestri di questi uomini vuoti? Chi? Da dove vengono costoro? I vuoti si combattono con i pieni, ma i pieni cosa stanno facendo e dove sono? Guariremo più dall’horror vacui?
P.s. la Fondazione Michele Scarponi Onlus viene contatta ogni giorno da persone che ci segnalano sinistri che coinvolgono ciclisti e pedoni, puntualmente travolti da automobilisti in tutta Italia. Ogni giorno. Tantissime le morti. UN VERO MASSACRO. Il silenzio della politica e di chi deve immediatamente mettere in atto tutte le azioni possibili per tentare di fermare questo orrore quotidiano è a dir poco allucinante.
UNA VERGOGNA ITALIANA
Marco Scarponi, fratello di Michele