Se la sono presa comoda per un'ora legale, prima di quella solare, con assoluta calma, con pazienza e senza fretta, perché il più forte in questo festival della lentezza non è il più veloce, ma il più paziente. Il meno precipitoso. La maglia nera contro la maglia rosa. Bruno Zenoni che non precede Gibo Simoni e per questo vince, perché più lento anche di Gibì Baronchelli, che è il più veloce dei tre.
La maglia rosa Gilberto Simoni (due Giri d’Italia, 2001 e 2003) contro la maglia nera del 1979 Bruno Zanoni. È la lentezza contro il tempo il punto di arrivo e di non ritorno di questa sfida che per un solo metro è stata vinta da chi è cresciuto in gruppo, e ha più rincorso che corso, atteso più che anticipare.
La sfida sabato pomeriggio al velodromo di Ferrara, città della bicicletta e del “Festival del ciclismo lento”. Calma piatta e tanto entusiasmo per una sfida tra due fuoriclasse del pedale lento: Simoni e Zanoni. Entrambi hanno battuto i 1.313 metri in 60’ di Giambattista Baronchelli. Ma è il buon Zanoni, che con calma olimpica ha battuto il trentino per un solo e misero metro: 1.070 contro i 1071 del trentino. Più lento di un metro. Poco, niente, tutto. «Ci tenevo un sacco - ha detto Zanoni - e per questo appuntamento non mi sono allenato da giugno. Mi sono solo mentalizzato: per il resto mi sono affidato alla mia innata dote di lento attivo. Se concederò la rivincita? Lasciatemi riflettere un pochino, almeno un'ora». Non c'è fretta.
P.S. Per i più lenti, spostate di un'ora le lancette: è tornata l'ora solare.
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