Eliso Rivera, piemontese di Masio, in provincia di Alessandria, è stato il fondatore, con il corregionale cuneese, di S. Michele Mondovì, Camillo Eugenio Costamagna, che si firmava “Magno”, il 3 aprile 1896 a Milano, de “La Gazzetta dello Sport”.
Sabato 11 maggio, in concomitanza con la prima tappa a cronometro del 102^ Giro d’Italia a Bologna, il comune di Masio, bella località disposta sulle verdi colline del Monferrato, al limitare con la provincia di Asti, ha voluto presentare il libro dedicato a Rivera, curato con l’abituale precisione, un marchio di qualità certificata con la sua peculiare scrittura, da Claudio Gregori, per trenta anni firma di prestigio Gazzetta.
Nell’ambientazione caratteristica della Casa del Popolo delle Roncaglie di Abazia di Masio, “en plein air”, all’aperto (e in tempo massimo prima dell’arrivo di un notevole temporale), con oltre centocinquanta attenti e interessati convenuti, si è tenuto l’incontro di presentazione del libro “ELISO RIVERA – il romanzo della vita del fondatore e direttore della Gazzetta dello Sport”. In apertura c’è stato l’intervento da Bologna, sede di partenza del Giro d’Italia, di Urbano Cairo, il presidente di RCS Mediagroup, attuale editore del giornale rosa, al telefono, in diretta, con il giornalista Paolo Massobrio, pure lui d’origine monferrina, coordinatore dell’incontro. E’ stata l’occasione per Cairo di ricordare il paese d’origine dei genitori e i luoghi che ha frequentato a lungo, soprattutto nel periodo delle vacanze estive, nella giovinezza, dai nonni. E a Masio è molto legato e presente tuttora per radicati motivi.
Giovanni Airaudo, il sindaco, Sergio Viarengo, presidente della Casa del Popolo, realtà che s’inquadra nel vasto panorama delle società operaie di mutuo soccorso e altri rappresentanti d’enti e associazioni del territorio, hanno preceduto l’articolata e documentata esposizione di Claudio Gregori, ricca d’episodi gustosi d’interesse vario, con al centro la bicicletta, la sua storia evolutiva, rapportata all’avventurosa vita dell’avvocato Eliso Rivera, al di qua e aldilà dell’Atlantico, quando emigrò in Argentina. Tutto e di più è compreso nella pubblicazione curata dall’amministrazione comunale di Masio, in una zona che riserva molteplici itinerari d’interesse turistico, culturali e culinari, tali da soddisfare i più svariati gusti ciclistici, strada o fuori strada, in molteplici declinazioni.
Sono stati applauditi anche Marino Vigna, medaglia d’oro nel quartetto dell’inseguimento con Testa, Vallotto e Arienti alle Olimpiadi di Roma 1960, di tappa al Giro e di classiche dell’epoca, poi anche direttore sportivo di Eddy Merckx nella sua prima esperienza in squadre italiane e Alberto Morellini, tricolore su strada fra i dilettanti nel 1967, valido pistard, poi pure professionista.
Il gustoso buffet finale non ha sofferto gli effetti del forte temporale pre-serale che ha comunque “rispettato” i tempi della riuscita presentazione.
Per informazioni sulla pubblicazione www.comune.masio.al.it
foto di Mario Didier
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