Ci siamo, il grande giorno è arrivato. La Milano-Sanremo taglia il traguardo delle 110 edizioni forte di un fascino che non conosce né tempo né confini. È la più amata, la più desiderata, la più imprevedibile e anchela più impronosticabile: la lista di coloro che sognano di conquistarla è lunga, lunghissima, più che in ogni altra corsa. 175 uomini per 291 chilometri facili sulla carta, difficilissimi da interpretare. Con l'eterno dilemma per noi che la seguiamo trepidanti: attacco o volata?
La Milano-Sanremo si svolge sul percorso classico che negli ultimi 100 anni ha collegato Milano con la riviera di Ponente attraverso Pavia, Ovada, il Passo del Turchino per scendere su Genova Voltri. Da lì si procede verso ovest attraverso Varazze, Savona, Albenga fino a Imperia e San Lorenzo al Mare dove, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite inserite negli ultimi decenni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1961). La Cipressa misura 5.6 km ad una pendenza media del 4.1% e presenta una discesa molto tecnica che riporta sulla ss.1 Aurelia.
A 9 km dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7 km a meno del 4% di pendenza media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 km. La discesa è molto tecnica su strada asfaltata, ristretta in alcuni passaggi, con un susseguirsi di tornanti, di curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia, l'ingresso nell'abitato di Sanremo e quindi l'approdo sulla retta finale di via Roma per il verdetto senza appello.
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