Una notte storia, una notte da leggenda. L'Italia della pista si sblocca porta addirittura due atleti sul podio mondiale dell'inseguimento individuale con Filippo Ganna che conquista il suo terzo titolo mondiale e con Davide Plebani che si assicura la medaglia di bronzo.
Notte speciale, perché l'Italia riporta due uomini sul podio mondiale della specialità 72 anni dopo l'oro e l'argento di Fausto Coppi e Toni Bevilacqua.
Notte speciale perché Ganna con il terzo titolo mondiale raggiunge, a soli 23 anni, campioni come Riviere, Messina, Faggin e Wiggins che hanno fatto tris nella specialità.
In finale, non c'è stata storia: dopo il primo chilometro Ganna aveva già un secondo di vantaggio sul tedesco Weinstein, vantaggio raddoppiato a metà gara, triplicato dopo tre chilometri e dilagato fino a sette secondi sul traguardo, con un crono di 4.07.992 che molto si è avvicinato al tempo fatto segnare qusto pomeriggio in qualificazione.
E la festa azzurra, come detto, è stata arricchita dallo splendido bronzo conquistato dal sorprendente Davide Plebani. Il ventitreenne bergamasco ha vinto nettamente la finalina infliggendo oltre due secondi di distacco allo specialista russo Evtushenko (4.14.572 per l'azzurro contro 4.16.784 del russo). Il recupero di Plebani, talento che rischiava una pericolosa deriva dopo le delusioni accumuate su strada, è un altro capolavoro del commissario tecnico Marco Villa: da applausi.
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