FORMOLO: «NUOVA POSIZIONE IN SELLA, SOLITA AMBIZIONE»

INTERVISTA | 22/01/2019 | 07:53
di Giulia De Maio

Eterna promessa non vuole che diventi un appellativo adatto a lui. Uno che di soprannome fa “Roccia” ha la testa dura e non può che pretendere che il suo sesto anno tra i professionisti sia «quello buono». Davide Formolo ci crede e vorrebbe finalmente dimostrare quanto vale nel corso delle tre settimane. Dopo le vacanze in California con la moglie Mirna e i ritiri al caldo con i compagni della Bora Hansgrohe, dal 1° febbraio sarà a Sierra Nevada, a 2.500 mt di altezza per preparare la nuova stagione.


L'esordio è fissato all'UAE Tour il 24 febbraio.


«Esatto. Cominciare in Europa comporta il rischio del freddo mentre negli Emirati Arabi ci si potrà concentrare sulla base da costruire. Seguiranno poi Tirreno-Adriatico, Giro di Catalogna, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Poi il Giro e, nella seconda parte di stagione, Polonia e Vuelta. La preparazione è andata bene. Ho trascorso 20 giorni di ritiro a Maiorca a dicembre, mentre a gennaio sono stato alle Canarie. Abbiamo svolto un buon lavoro. Mi sento pronto per ripartire».

Con Patxi Vila avete rivoluzionato la posizione in bici.

«Stiamo seguendo il “metodo Specialized”, mi ci è voluto un po' per adeguarmi. L'anno scorso sono stato testardo e ho voluto continuare con le misure a cui ero abituato, ora Patxi si è impuntato quindi ho ceduto. Siamo stati nella galleria del vento della Specialized a San Francisco per studiare la migliore soluzione sia per la bici da strada che per quella da cronometro. Il manubrio ora è più alto, la posizione più aerodinamica. Negli sforzi brevi rende di sicuro di più. Uso maggiormente i muscoli della coscia quindi sono più esplosivo e reattivo, vedremo sulle lunghe distanze, in particolare nella terza settimana dei grandi giri se sarà altrettanto efficace». 

Una figura nuova che ti affianca è quella dello psicologo.

«La squadra ci ha messo a disposizione questo specialista tedesco con cui stiamo iniziando a lavorare. Ogni corridore ha bisogno di concentrarsi su qualcosa: c'è chi è super avanti con l'autostima, chi ne ha troppo poca, chi deve imparare a convivere con i sacrifici e lo stile di vita che impone il ciclismo... Io? Pecco un po' nell'autostima, come dice Patxi devo credere di più in me. Ho letto che su tuttoBICI di gennaio vi ha detto che il 2019 sarà il mio anno. Speriamo abbia ragione». 

L'obiettivo per il Giro d'Italia?

«Per ora, realisticamente, non posso ambire ad un risultato migliore di un quinto posto. Spero tanto in una vittoria di tappa. Nel 2018 ho raccolto tutti i piazzamenti possibili nei primi dieci, salvo il primo. Questi risultati dimostrano costanza di rendimento ma nessuno li ricorda. Più che il risultato finale dell'anno scorso, mi dà fiducia come ho corso. Dopo la caduta sull'Etna sono andato allo sbaraglio, ho continuato senza puntare alla classifica».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un passo avanti è stato fatto, quanto sarà utile ad avvicinarci alal conclusione della vicenda sarà solo il tempo a dircelo. I fatti: il consiglio comunale di Spresiano ha sancito la cessione gratuita da parte di Remo Mosole a favore...


Annunciati rinnovi e passaggi al professionismo di corridori U23 (sia promozioni interne come Raccagni,  Garchu e Buttigieg, sia un nuovo acquisto come Crescioli) in vista della prossima stagione il Team Polti Kometa piazza un colpo di mercato proveniente da un’altra formazione Professional. Dopo...


Il secondo innesto di pregio per il Team MBH Colpack Ballan CSB arriva dal Piemonte. Si tratta infatti di Manuel Oioli, corridore nato il 17 maggio 2003 a Borgomanero, città dove è anche residente.L’atleta proviene dalla società Q36.5 ed ha...


Leggenda, fuoriclasse, imbattibile, straordinario, ormai abbiamo finito le parole per descrivere Tadej Pogacar e il suo 2024, o forse non abbiamo mai usato quelle corrette. Quest’anno lo sloveno è entrato a tutti gli effetti nella storia regalando e regalandosi un’emozione...


Ci sono nuove modifiche ai regolamenti dell’UCI e questa volta a finire nel mirino dell’Unione Ciclistica Internazionale sono i rebreather con CO, ovvero il monossido di carbonio.  Durante il seminario annuale dell'UCI a Nizza, l'Unione Ciclistica Internazionale ha lanciato un...


Sono giorni concitati di incontri, telefonate, riunioni e vertici. E di grande preoccupazione on tutta l'Olanda. La colpa? Della NATO... La Federciclismo olandese, la KNWU ha reso noto infatti che, a causa del vertice della NATO che si svolgerà a...


Zurigo, Svizzera. Sabato 25 agosto 1923. Mondiali di ciclismo su strada, a quel tempo riservati esclusivamente ai dilettanti. Piove. Un corridore azzurro, forse ancora insonnolito, forse distratto, cade. Lui, un ginocchio ammaccato, sanguinante. La bici, una pedivella storta, contorta. Mancano...


C’era una volta la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, in quel di Limbiate  (Monza e Brianza). Dopo essere stata centro della crescente comunità per secoli, viene abbandonata a favore di chiese...


Un breve ritiro nel fine settimana di due giorni del Team Franco Ballerini-Cesaro per ritrovarsi, pianificare il lavoro, ed iniziare a parlare dei programma per la stagione ciclistica 2025l. Il ritrovo a San Baronto presso la foresteria per prendere misure...


Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche la compagnia e la fatica che in questi momenti assumono contorni davvero piacevoli. Si esce in gravel e si va, anche...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024