Il progetto della Israel Cycling Academy cicli De Rosa (foto Noa Arnon) non ha intenzione di fermarsi. La squadra israeliana, che lo scorso anno si è fatta conoscere al mondo per la partecipazione al Giro d’Italia con la suggestiva Grande Partenza da Gerusalemme, vuole continuare a crescere e arrivare il prima possibile ai vertici del ciclismo mondiale. Il motore dell’ambiziosa formazione mediorientale risponde al nome di Sylvain Adams, magnate canadese emigrato in Israele, che ha voluto affiancare Ron Baron nel suo progetto di creare una squadra nazionale. Nel 2018 ha stanziato 80 milioni di dollari per portare il Giro in Israele, ma adesso vuole che la sua squadra si cimenti anche in Francia: al Tour de France. Se nel 2019 appare improbabile una wildcard per la Grande Boucle, l’obiettivo è quello di arrivarci nel 2020, grazie alla nuova riforma. Le migliori due squadre della categoria Professional, infatti, potranno prendere il via ai Grandi Giri e non è un caso che la Israel Cycling Academy De Rosa sia la formazione Professional con più corridori in rosa, ben 30, pronti a raccogliere punti UCI in qualsiasi parte del mondo.
Per il 2019, quindi, l’obiettivo è quello di ripresentarsi al Giro: «Quest’anno è importante ricevere un nuovo invito per il Giro d'Italia, poi penseremo al Tour – ha spiegato a tuttobiciweb Sylvain Adams, che ha presentato alla stampa i nuovi acquisti della squadra nel suo attico a Tel Aviv –. Abbiamo allestito una squadra competitiva, che potrà permettere di raccogliere punti durante tutto l’arco dell’anno. Dobbiamo riuscire ad essere tra le due migliori Professional; non sarà facile ma credo fortemente in questi ragazzi».
Un obiettivo da perseguire continuando a mantenere una forte matrice di giovani corridori israeliani, che potranno imparare dai più esperti europei, tra i quali i nostri Davide Cimolai, Kristian Sbaragli e Riccardo Minali: «Fino a due anni fa il ciclismo in Israele non era minimamente considerato – continua Adams – ma da quando è stata creata questa squadra e abbiamo ospitato il Giro le cose sono radicalmente cambiate e ora tutta la nazione guarda a questo sport con grande interesse. Questa mattina, dopo la presentazione, eravamo su tutti i media nazionali… una cosa impensabile solo qualche tempo fa».
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