Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha pronunciato la sua sentenza sui ricorsi presentati contro la sanzione emessa dall'American Arbitration Association (AAA) il 21 aprile 2014 a carico di Johan Bruyneel, Pedro Celaya Lezama e Jose Martí Martí.
L’AAA aveva comminato una squalifica di 10 anni a Johan Bruyneel, ex manager e direttore sportivo di Lance Armstrong, e di 8 anni ciascuno per Pedro Celaya Lezama, medico della squadra, e Jose Martí Martí, allenatore della squadra.
Bruyneel e Martì si erano appellati al Tas così come aveva fatto la Wada, ovviamente per motivi opposti.
Il TAS ha respinto i ricorsi presentati da Johan Bruyneel e Jose Martí Martí e accolto parzialmente l'appello della WADA inasprendo le sanzioni: squalifica a vita per Johan Bruyneel e Pedro Celaya Lezama e di 15 anni per Jose Martí Martí.
Dato l'argomento comune dei ricorsi, la questione è stata affrontata dallo stesso colleggio arbitrale composto dai giudici Yves Fortier QC (Canada) Presidente, Philippe Sands QC (Regno Unito) e Hans Nater (Svizzera).
Il gruppo di esperti scientifici ha rilevato che la totalità delle prove presentate offrono un quadro molto chiaro: dal 1997 al 2007 Bruyneel, Martí e Celaya hanno partecipato a un programma di doping estremamente efficace con Bruyneel colpevole di svariate violazioni del codice antidoping mentre Martí e Celaya erano elementi indispensabili del programma stesso.
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