Ivano Fanini, patron del team ciclistico Amore e Vita - Prodir, chiede all'Uci l'apertura di un'inchiesta immediata dopo le dichiarazioni fatte dal corridore olandese della Sky Dylan Van Baarle alla radio nazionale del suo Paese. L'olandese ha detto che usa il salbutamolo (l'antiasmatico di cui c'era una quantità doppia rispetto al consentito nelle urine di Froome alla Vuelta 2017, vicenda da cui il britannico è stato poi assolto dalla Wada alla vigilia del Tour, ndr): "ma non ti fa andare più forte! noi ciclisti abbiamo i polmoni distrutti dallo sforzo: qualche puff ci aiuta a respirare meglio dopo gli sforzi".
«Van Baarle - osserva Fanini, da anni in lotta contro il doping - dice che il salbutamolo ce lo dà la Sky perchè fa bene...e non è asmatico. Io avevo già detto che quando Froome correva in Italia e non era famoso nessuno si ricordava della sua asma. L'Uci deve per forza aprire subito un'inchiesta e fermare Froome. Capisco che il business va sempre avanti a tutto ma se si continuasse a fare finte di niente ci rimetterebbe ancora di più soltanto il ciclismo, quello vero, fatto di sacrificio e sudore, e vincerebbero gli ipocriti, gli omertosi ed i potenti».
Fanini ricorda che il presidente dell'Uci David Lappartient ha dichiarato al direttore di Tuttobiciweb.it Pieraugusto Stagi dopo il caso Froome, che "« ricchi hanno più probabilità di cavarsela». «Che fine hanno fatto i 10 milioni spesi dalla Sky per la difesa di Froome? - si domanda infine Fanini -. Queste cose non sono giuste, non è corretto che Froome abbia vinto in questo modo una Vuelta e poi si sia ripetuto al Giro e magari adesso trionferà anche al Tour, in barba a leggi e regolamenti e soprattutto a discapito di un campione davvero esemplare come Vincenzo Nibali».
comunicato stampa