GATTI&MISFATTI. PER ME HA VINTO DUMOULIN

GATTI&MISFATTI | 16/05/2018 | 18:15
di Cristiano Gatti    -


Che vincesse Yates me l’aspettavo. A scanso di basse insinuazioni: l’ho detto prima dell’arrivo, davanti a testimoni. Ma non perché io sia un genio: mi sembrava normale. Osimo era l’arrivo ritagliato su misura come il vestito di nozze, per un tipo così in forma e soprattutto così assatanato nel mettere secondi in cascina prima della cronometro, vedi traguardi volanti. Era un’occasione imperdibile. E imperdonabile lui se l’avesse sprecata. Del resto nel mazzo del Giro ci sono briscole per tutti, ognuno deve giocare al meglio le sue. A Osimo Yates è perfetto, niente da dire, complimenti sinceri. E’ sempre di più una maglia rosa di tutto rispetto, con piena dignità. Per niente farlocca.

Eppure. Eppure io voglio dire contro ogni evidenza che a Osimo non vince Yates. Per me, a Osimo, vince Dumoulin. Non è una provocazione, tanto meno un’acrobazia paradossale. Lo dico nel pieno delle mie convinzioni. E delle mie facoltà mentali, per quello che sono.

A sostegno di questa affermazione porto esattamente le stesse parole di prima: tappa ritagliata su misura per Yates, per il suo scattismo fulminante e per la sua agilità gattesca, dunque straordinario il secondo posto a 2’’ del mansueto Tom, che nella scala evoluzionistica dei ciclisti sta esattamente agli antipodi, con il suo fisico corazzato, le sue movenze da gigante, la sua fisiologica incapacità di scatto.
Mettere un criceto a girare nella ruota è facile e divertente. E’ il posto suo. Si muove da drago. Ma infilarci un elefante è tutta un’altra cosa. Dumoulin nel finale di Osimo, con tutte queste curvacce e questi strappi satanici, è esattamente l’elefante dentro la ruota. Vederlo comunque tenere il passo di Yates, venti metri persi subito all’inizio dei botti e venti metri uguali sul traguardo, è a dir poco sorprendente. Una vittoria contro le normali leggi della fisica. Una vittoria che conferma la sensazione nata nel Giro dell’anno scorso: Dumoulin è corridore completo. Di testa e di gambe. Freddo e lucido, mai nel panico, mai in frenesia, mai in ansia, conosce la misura di se stesso e la calibra con precisione chirurgica.

E’ per tutto questo che secondo me il risultato di Osimo non è 1-0 per Yates. Come minimo è un pareggio. Ma se consideriamo l’arrivo particolare, io dico vittoria di Dumoulin. In campo esterno.

Certo il gemello guadagna un’altra manciata di secondi, ma è normale. E' suo dovere. Così come sarà suo dovere sfruttare lo Zoncolan. Normale. Prevedibile. Però attenzione: se l’olandese gioca così bene fuori casa, c’è da aspettarsi che saprà sfruttare alla grande anche il fattore campo, quando le salite saranno più lunghe e più ritmiche, soprattutto quando si celebrerà la festa nazionale del cronometro, martedì a Rovereto.

Tutto questo per dire che il duello cresce e si consolida giorno dopo giorno. So benissimo che ci sono anche i Pinot e i Pozzovivo, che tutti speriamo nella riscossa di Aru, che tutti crediamo ancora in una zampata di Froome. Ma al momento la verità più chiara di tutte, da toccare con mano, è una sola: se Yates non affonda Dumoulin sul proprio terreno, la bilancia va a pendere sempre più dalla parte dell’olandese. A meno che non si voglia credere in un trionfo di Yates a sua volta in campo esterno, nella crono decisiva. Auguri a chi lo crede.

Copyright © TBW
COMMENTI
16 maggio 2018 18:37 tempesta
Stavolta ha fatto Centro.

OK
17 maggio 2018 12:18 tonifrigo
Tutto giusto, Cri, ma chi lo dice che Froome da quando lo hanno "pizzicato" è diventato timidone e non macina più il caffè? Ah già, la caffeina è pericolosa...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il grande ciclismo torna in Italia e propone da oggi a venerdì l'edizione 2025 del Tour of the Alps, gustoso anticipo di Giro d'Italia. Si partirà con una tappa tutta trentina che avrà sia la partenza che l’arrivo a San...


Rilassato e gioviale come di consueto, Giulio Ciccone è arrivato al Tour of the Alps  2025 con la serenità di chi, finalmente, sta riuscendo a preparare il Giro d’Italia nella maniera ideale dopo annate di cambi di piano forzati. Guardando...


Le cinque fotografie del ciclismo? Il ciclismo in cinque fotografie? I cinque monumenti del fotociclismo? La borraccia (una bottiglia) tra Coppi e Bartali, o tra Bartali e Coppi, di Coppi o di Bartali?, Tour de France 1952, Col du Galibier,...


Sarà una corsa di livello assoluto, ancora una volta. Impegnativa, intrigante e incerta fino all’ultimo. Il Giro del Belvedere è una festa del ciclismo giovanile, con la sfida all’ultima pedalata tra il meglio del movimento italiano e i più forti...


San Lorenzo Dorsino è già pronta da qualche giorno al grande inizio del Tour of the Alps 2025, che scatterà oggi con una tappa di 148, 5 km con partenza e arrivo nella cittadina trentina. Ieri al Teatro Comunale è...


Amstel sfortunata per Pepijn Reinderink che ha riportato la frattura della clavicola sinistra dopo la caduta di cui è stato vittima. Il ventiduenne olandese della Soudal Quick Step, che correva la gara di casa per la seconda volta in carriera,...


Con il successo dell’allieva Anna Bonassi della Flandslove Fiorenzo Magni, si è conclusa la due giorni di Ponte a Egola organizzata dalla Ciclistica San Miniato e dalla Ciclistica S. Croce sull’Arno, denominata “Pasqualando”. Circa 1.000 i concorrenti della rassegna a...


Non perdona in terra di Toscana dove peraltro aveva già vinto a Castiglion Fibocchi (nella foto) in provincia di Arezzo, Nicole Bracco, classe 2011 (è nata nel mese di dicembre) brillante portacolori della S.C. Maderno. A Ponte a Egola in...


La seconda giornata di ”Pasqualando” rassegna che si può tranquillamente definire anche “Pasqua pedalando” si è aperta con la gara esordienti primo e secondo anno (partenza unica ai 76 atleti). Mattinata grigia sul circuito della zona industriale di Ponte a...


Poco dopo la conclusione dell'Amstel Gold Race, Mario Cipollini ha postato sui social una sua riflessione che offre un punto di lettura diverso della gara odierna: «Tra i tre davanti, Pogacar era l'unico ad aver disputato la Roubaix, anzi ad...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024