GATTI&MISFATTI. FROOME E UNA NUVOLA TOSSICA

GATTI&MISFATTI | 04/05/2018 | 13:58
di Cristiano Gatti      -

Dear Chris, inteso come Froome, complimenti per tutto: è già padrone assoluto del Giro d’Italia. Certo non per la caduta prima ancora di partire. Se la nostra amata corsa si porterà sempre dietro, anzi sopra, la nuvola tossica lo dobbiamo tutti a lei. In attesa di condizionare pesantemente l’ordine d’arrivo con il suo forsennato colpo di pedale, è già riuscito a condizionare l’intera narrazione di questa corsa. Alle volte, le combinazioni: proprio stavolta io avrei fatto di tutto per convincerla a starsene fuori, a non venire, invece hanno fatto di tutto per convincerla a venire. E proprio stavolta lei ha accettato.

Perdonerà la malizia, ma purtroppo in questo sporco mondo abbiamo imparato che pensando male il più delle volte ci si prende: ecco, in questo caso niente mi leva dalla zucca che lei abbia deciso di venire proprio stavolta perché proprio stavolta stava nelle grane fino alle orecchie. Voglio credere – a qualcosa e a qualcuno bisogna pur credere – che Vegni, annunciando garrulo la sua presenza, il giorno della presentazione, non sapesse nulla del problema Ventolin. Ma lei lo sapeva già da un po’. Lei sapeva che comunque il 2018 si sarebbe rivelato molto complicato, a livello personale. Col terrore di non correre più, è umano accettare di correre il più possibile. Persino in Italia, dove non veniva da quasi un decennio. Che strano: proprio stavolta non ha resistito al fascino. Tu pensa le coincidenze.

Grazie mille. Grazie infinite per la complicazione. Se di solito il numero uno al mondo onora col suo prestigio il prestigio della corsa, in questo caso siamo nella situazione che il numero uno piazza sulla grande carovana la nuvoletta fantozziana dei veleni, tipo diossina, una nube plumbea, di continue voci, di continue insinuazioni, di continui ma-se-però. Già che ci sono, glielo comunico: da qui in avanti per me lei si chiamerà proprio Mister Ma-se-però. Tanto per non dimenticare mai da dove veniamo. Noi italiani lo dobbiamo ai nostri Petacchi e ai nostri Ulissi, gente che per molto meno Ventolin ci ha rimesso mesi e mesi di corse. Niente di personale: è una banalissima questione di elementare giustizia.

Dovremo tutti farci il callo, a questi imbarazzi quotidiani. Dovranno farselo gli organizzatori, che non so come s’illudevano tutto passasse via liscio nell’indifferenza. Dovranno farselo i giornalisti di Stato, chiamati a parlarne il meno possibile per non rovinare il prodotto. E soprattutto dovrà farci il callo lei, che da qui a Roma sarà sempre sottoposto alle stesse domande. Si consoli, però: dalla sua parte avrà sempre gli Azzeccagarbugli del Palazzo, con le loro regole prolisse, complicate, incomprensibili, concepite apposta perché nessuno sappia applicarle, secondo l’antica lezione del grande Manzoni. E sempre dalla sua parte avrà i servili seguaci degli stessi Azzeccagarbugli, quelli che registrano le grida dall’alto e ciecamente obbediscono, se Froome è qui vuol dire che ha il diritto di starci, questi soldatini a testa bassa che non provano mai a mettere in discussione gli ordini, a chiedersi se un ordine sia eticamente e moralmente giusto, come se la storia dell’umanità non avesse dimostrato abbastanza che i grandi cambiamenti, i grandi passi in avanti, sono merito soltanto di chi si chiede qualche perché, mette in discussione l’ordine costituito, prova a ribellarsi almeno con la propria testa…

Mi scuso, l’ho presa lunga. Ma non sono temi da ridere. E’ una faccenda che sta condizionando pesantemente il ciclismo mondiale, e adesso in primo luogo il Giro. Altro che far finta di niente, come se niente fosse. E comunque, nessuna sorpresa: questa tensione era solo in lista d’attesa. Io avrei scommesso il poco o tanto che ho su questo andamento, già il giorno in cui annunciarono il problema della sua positività alla Vuelta. Non a caso, ho parlato sempre di Giro rovinato. Comunque, in ogni caso. Anche e soprattutto se lei darà spettacolo: questo spettacolo, purtroppo, sa troppo di salbutamolo, perché ce lo si possa gustare in letizia.

In ogni caso, buon tutto, Mister Ma-se-però. In attesa che il Giro della nube tossica le consegni la maglia rosa per completare la sua collezione, forse, chissà, io comincerei col consegnarle da subito il premio speciale “Castroneria dell’anno”. Motivazione: anche qui ha manifestato tutto il suo disappunto perché la faccenda Ventolin doveva restare privata. Ma dai. Solo una domanda: conosce per caso il senso del ridicolo?

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COMMENTI
bravo gatti
4 maggio 2018 18:35 servis68
mi complimento per il pezzo

Bravo Gatti!!!
4 maggio 2018 19:01 pietrogiuliani
Condivido tutte le parole del giornalista Gatti. D'altronde cosa si vuole sperare dagli organizzatori del Giro...invitarono anche Armstrong con un caso molto analogo a quello di Froome. Io credo che il ciclista di Sky, non sarebbe dovuto essere al via ma il business va sempre e comunque davanti a tutto.

4 maggio 2018 22:51 froome
Se posso avere un'idea diversa, credo che Froome sia innocente anche se per i forcaioli è colpevole a prescindere. Sono curioso, se dovesse essere assolto, vedere cosa scriverà Gatti per l'occasione.

PER NON DIMENTICARE...
4 maggio 2018 23:00 Pinolo
D%u2019accordo con lei..... al cento per cento... ma non dimentichiamoci anche di quel ragazzo di nome Taliani che ha pagato con 4 anni di squalifica per uno spray nasale...

Una domanda sorge spontanea
4 maggio 2018 23:31 pickett
Concordo,per una volta,con Gatti;Froome é venuto al Giro solo perchè temeva(o forse era certo)che il Tour gli avrebbe sbattuto la porta in faccia.Insomma,quest'anno Froome aveva tutto l'interesse a correre il Giro.Ma allora perché caspita Vegni gli ha pagato un congruo ingaggio,o "rimborso spese" che dir si voglia?La cosa mi sfugge.

Condivido...
5 maggio 2018 07:48 foxmulder
...il disappunto di fondo, ma non le “colpe”. Froome fa il suo mestiere. È il “sistema” che, con le sue regole, non dovrebbe consentire il presentarsi di situazioni del genere. Invece, tanti proclami, ma dal caso Contador (pressoché identico), non è cambiato nulla...

Milioni di €€€€€€
5 maggio 2018 09:31 9colli
Certo con i milioni di Euro che stanno spendendo, ci stà che riescano anche a farlo diventare un "" Angelo Puro "" ...............Ma per favore siamo seri !!!

%uD83D%uDC4E
5 maggio 2018 14:38 MaxRaz73
Articolo inappropriato.. sono le federazioni che devono giudicare...ne vengano di Froome se portano spettacolo e poi... è l%u2019unico????

Presenza inappropriata
6 maggio 2018 20:59 AleC
Condivido, presenza inappropriata.
E mi dispiace perché Froome è un corridore umile e una brava persona a detta di tanti che ci hanno avuto a che fare.
Ma avere un potenziale vincitore che magari tra qualche mese sarà squalificato è brutto.
Per ora diciamo che é stata provvidenziale quella caduta che ha propiziato una pessima crono,ancor più se accompagnata da una magistrale performance di Dumoulin.
Provvidenziale nel togliere un pezzo di Giro dalle mani di un corridore sub judice.
Speriamo che Froome non vinca il Giro, anzi, che non vada neanche a podio. Che si faccia i mesi di squalifica giusti, senza favoritismi. E lo aspetteremo l\'anno prossimo. Anche per vedere se non eravamo solo un ripiego...

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