Vorrebbe tanto correre il Giro d'Italia, ma per preservarlo la squadra non lo ha inserito nel roster della corsa rosa. «Mi spiace, ma mi fido dei tecnici e penso sia una scelta nei miei interessi. Un conto è partecipare a una corsa di alto livello di 5 giorni con tappe corte, un'altra affrontare tre settimane con tappe di oltre 200 km. Spero di seguire le orme del mio caro amico Egan Bernal, che due anni fa si è rivelo proprio al Trentino in maglia Androni. L'anno scorso ho imparato tanto correndo al suo fianco».
Vive a San Colombano Belmonte e da questo paesino del torinese sogna in grande. «All'inizio non è stato facile ambientarsi, ma ero convinto che il mio futuro fosse in Europa. Oramai è come se avessi una seconda famiglia qui perciò sento meno la mancanza di casa, dove torno comunque ogni volta che posso. Da domani lotterò per tenermi questa bellissima maglia. Abbiamo preparato questa corsa al meglio in ritiro in altura a Sierra Nevada e mi sento bene. Sono molto giovane, ma per carattere do sempre il massimo».
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