
Un trofeo Binda con un giro in più, un’altra salita, ma soprattutto un parterre scalatrici al via che non vedevamo da molti anni, in poche parole l’ennesima sfida che Elisa Balsamo ha affrontato di petto e che ha vinto a testa alta. Alla partenza a Luino avevamo parlando proprio con lei del piccolo asprimento di percorso che avrebbe potuto mettere i bastoni tra le ruote a chi come lei che predilige le volate. L’avevamo trovata sorridente con la voglia di mettersi alla prova in vista di quello che l’attende tra meno di una settimana: la Milano Sanremo.
Sul traguardo di Cittiglio Elisa Balsamo ha alzato le braccia al cielo per la terza volta in carriera, la seconda consecutiva, confermando il feeling particolare che nutre per questa corsa, ma soprattutto dimostrando ancora una volta che niente la può fermare. «Sono felicissima, il Trofeo Binda è una gara che amo molto e posso dire di conoscerla ormai come le mie tasche. Ogni anno c’è sempre tanta gente a vedermi, ci sono tifosi, molti amici, la mia famiglia e questo mi spinge a fare qualcosa in più, a dare tutto, a non arrendermi mai- spiega Elisa Balsamo- è difficile dire quale tra le tre sia la vittoria più bella, tutte sono speciali, ma credo che questa sia stata la più imprevedibile. Non è mai scontato che si arrivi in volata e soprattutto quest’anno, c’erano tante scalatrici forti che volevano fare la differenza, l’unica strategia da usare era giocare in difesa»
Il giro aggiunto dagli organizzatori ha rischiato di fare la differenza, ma Elisa ha stretto i denti e alle sgasate fuori controllo di Vollering e Longo Borghini ha risposto salendo a passo regolare, ma soprattutto senza mai perdere la calma. «Credo che come squadra abbiamo lavorato bene sin da inizio gara: Lizzie Deignan era nella super fuga di giornata e dietro abbiam potuto limitarci a controllare, sono sempre stata coperta e ho cercato di salire tranquilla in salita. Poi però gli ultimi 2 giri sono stati micidiali, sono andata a tutta mettendo insieme tutte le energie che avevo; Vollering e Longo Borghini sono oggettivamente più forti di me in salita e io non potevo fare altro che provare a sopravvivere. Ho preso il mio passo, pur di rimanere attaccata al gruppetto sono andata oltre il mio limite, ma una volta rientrata non ho pensato altro che giocarmi la volata, si sa quando una velocista inizia a vedere l’arrivo…. » Ha spiegato Elisa che si è allenata duramente nei cambi di ritmo e per tenere meglio in salita. Dopo il doppio appuntamento a Uae e Valenciana, dove ha vinto due tappe, ha passato alcune settimane a casa dove si è allenata spesso in solitaria con lavori specifici in vista delle gare del nord, ma soprattutto della classicissima di primavera. Come ci dice scherzando, è sempre più bello buttarsi nella mischia di una gara che allenarsi, ma ora più che mai è diventato indispensabile presentarsi al 100% ad ogni gare anche se solo si vuole tentare di fare la differenza.
C’è aria di Sanremo, al Binda più che mai ne abbiamo avuto la prova, non solo per i grandi nomi che ne hanno preso parte, ma dalla loro voglia di mettersi in gioco, di testare la gamba per non farsi trovare impreparate. Elisa Balsamo ha lanciato un segnale forte, chiaro, anzi chiarissimo, la campionessa del mondo 2021 è pronta ad essere della partita. «Il trofeo Binda è stato un ottimo passaggio prima della Sanremo, posso dire di aver fatto le prove generali e sono veramente soddisfatta. Al di là della vittoria sono contentissima di come ho tenuto in salita, era per me una prova generale e fortunatamente l’ho superata. Ho avuto la conferma che ho lavorato nella giusta direzione, è fondamentale in vista della Sanremo di sabato anche se in realtà sarà una gara molto diversa. Gran parte del percorso è piatto e tutte le altimetrie sono concentrate nel finale, non sarà affatto facile, ma sono pronta a lottare»
Ma come sarà veramente questa Milano- Sanremo.. anzi Genova- Sanremo in versione femminile? Nonostante il percorso ormai collaudato c’è tanta attesa per scoprire come si potrebbe sviluppare questa prima edizione in rosa che vedrà molte atlete alla caccia dello scettro, prima tra tutte Lotte Kopecky che proprio con la classicissima di primavera inaugurerà il suo 2025. «Sicuramente il Poggio sarà un punto chiave, ma credo che già sulla Cipressa le squadre vogliano fare la corsa. Sarà una salita da non sottovalutare perché molte squadre si metteranno davanti a tirare e quasi sicuramente si spaccherà il gruppo» conclude Elisa Balsamo che è già in partenza in direzione Liguria per affinare non solo la preparazione, creare anche un buon ambiente squadra. La campionessa cuneese ha provato più volte il percorso scovandone punti nevralgici e curve pericolose, senza dimenticare i consigli dell’amica e compagna di squadra Yaya Sanguineti che conosce quelle strade meglio di chiunque altro e forse anche il vero punto chiave per vincere la Sanremo. Di cosa si tratta? Logicamente top secret…...
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