
Davide Formolo è stato il migliore degli italiani in gara a Strade Bianche: nonostante i segni evidenti di una caduta sul braccio e su una gamba, è riuscito a tagliare il traguardo in quattordicesima posizione con oltre 5 minuti di ritardo dal vincitore Tadej Pogacar.
«C’è stata una caduta a 100 chilometri dalla fine ed eravamo ancora molto lontani dall'arrivo. Appena abbiamo capito che non saremmo riusciti a rientrare in gara siamo andati con il nostro passo».
Ancora una volta Strade Bianche ha fatto la selezione nel gruppo e, alle spalle di Pogacar e Pidcock c’erano alcuni corridori, che hanno lottato per conquistare almeno il terzo posto. E’ stata una gara nella gara, con Pidcock e Pogacar che da soli hanno corso per la vittoria e dietro tutti gli altri che cercavano di prendere l’ultimo gradino del podio, che poi è andato a Tim Wellens. «Non siamo mai riusciti a riprenderli. Ho provato a giocarmi almeno un piazzamento, ma ad un certo punto ho desistito e mi sono arreso».
Formolo,conosce molto bene Strade Bianche e nel 2020 è arrivato secondo alle spalle di Van Aert oltre ad aver raccolto diverse top ten. Quella di quest’anno però, è stata una delle edizioni più difficili, non solo perché più lunga ma anche per il settore di sterrato finale, che ha reso la gara più difficile.
«Adesso voglio solo andare a fare la doccia e vedere dopo cosa mi è successo. Fino ad ora non ho avuto molto tempo per pensarci. Senza dubbio è stata una gara più dura del previsto. Si sapeva che questo nuovo tratto avrebbe messo molta fatica nelle gambe. C’è stata anche una caduta prima di imboccare questo nuovo settore e molti corridori sono stati coinvolti».
Formolo dopo aver corso per 4 anni con la UAE Emirates, la squadra di Tadej Pogacar, dallo scorso anno è diventato un uomo della Movistar. La sua stagione proseguirà con la Tirreno-Adriatico e poi il Giro d’Italia.