Andrea Garosio chiude la sua lunga carriera dopo 24 anni di ciclismo. Con orgoglio, passione, professionalità e spirito sportivo il bresciano saluta e ringrazia con queste parole dal suo profilo di facebook.
Tutto iniziò quasi per gioco, per quel carattere nascosto in me da vincente, dal voler lottare sempre per vincere qualcosa, quel qualcosa da bambino per me era un trofeo che qualora lo avessi vinto me lo sarei tenuto a casa io! Odiavo perdere, sia in bici che in qualsiasi gioco che affrontavo a scuola, con amici, con mio fratello o i miei cugini.. a ogni sconfitta pensavo a migliorarmi ancora per vincere e questa cosa mi ha aiutato tantissimo nel corso della mia carriera ciclistica. Mai avrei pensato all inizio di poter diventare un ciclista professionista, io che provengo da una famiglia di soli calciatori. Solo dopo pochi anni, appunto per questo mio carattere e la mia nuova passione mi portarono ad avere due sogni, passare professionista e correre un giro d'Italia, sogni che ho realizzato impreziosendoli col aver indossato la maglia della nazionale italiana anche tra i professionisti. Hanno sempre detto di me che ero timido, non parlavo e di dover avere più grinta, ma dentro di me ero e sono l'opposto, senza questo mio carattere e la testa che ho non sarei mai riuscito ad ottenere tanti risultati.. ci sono stati tantissimi sacrifici, alti e molti bassi nella mia carriera, vuoi un po' per sbagli, un po' per sfortuna o altre situazioni, so che da professionista non ho vinto e sicuramente questo mi dispiace ma ciò che non rimpiangerò MAI è il fatto che nella mia carriera ho sempre dedicato testa e corpo per dare sempre il massimo e ne sono fiero di esserci riuscito nonostante da professionista fossi stato condizionato anche da un problema di salute che mi ha impedito di ottenere maggiori risultati che son sicuro avrei raggiunto! Ringrazio tantissimo chi ha sempre creduto in me (sicuramente senza fare nomi lo sanno), chi mi ha sostenuto (tanti tifosi che ringrazio) che comunque mi ha aiutato in questo mio percorso, le squadre che mi hanno dato l'opportunità di correre in queste 24 stagioni. Grazie ciclismo che mi hai insegnato molto dalle situazioni che ho vissuto, ma un grazie speciale va sicuramente alla mia famiglia che mi ha SEMPRE sostenuto, creduto in me, aiutato e affinché io potessi inseguire i miei sogni facendo la vita da ciclista al meglio.
In bocca al lupo per un nuovo inizio di vita Andrea
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