GATTI & MISFATTI. SENZA QUEL MATTO DI POGACAR, IL RISCHIO DI UN GIRO FORMATO NOIA

GIRO D'ITALIA | 13/01/2025 | 20:02
di Cristiano Gatti

In questo mondo e in questi tempi che ormai credono solo alla propaganda, a quello che si racconta e non a quello succede davvero, alla bugia confezionata bene e non alla semplice verità, possiamo anche ripetere a pappagallo “Il Giro è la corsa più dura del mondo, eccetera eccetera”. Ma quest'anno resta uno slogan. Resta pubblicità. Molto serenamente, dobbiamo invece dire che a nessuno dei corridori verrà l'ernia. L'ernia verrebbe a me, ovvio, non ai grandi atleti di quest'epoca. Stavolta certamente no.


A occhio e croce, volendo giocare con le previsioni, c'è la fondata possibilità di rivedere qualcosa di già visto: il Giro moscio e noioso fino a pochissime tappe dal termine, per la precisione azzardo il martedì 27 maggio, arrivo sopra Brentonico, 199 chilometri, dislivello 4.800 metri. Il Giro 2025, intendo i giochi veri, potrebbe proprio aprirsi qua, per proseguire e chiudersi negli altri due tapponi, Champoluc il venerdì e Sestriere il sabato di chiusura.


La roba seria è tutta condensata lì. Con un rischio evidente: in assenza del matto Pogacar, il rischio è rivedere il solito film dell'attesa, dell'infinita e comoda attesa, “vediamo nella terza settimana”, una cosa del genere 2023, quando Roglic e Thomas menarono il torrone dell'attesa – e del rinvio - fino all'ultima cronoscalata, decisa sul filo di pochi secondi, con il thriller legato solo ai salti di catena. E chissà se è una coincidenza che anche stavolta ci sia in ballo Roglic...

E prima? Due settimane di andante mosso, senza esagerare, più nervosismo che pene dell'inferno. Il primo, sperabile appuntamento con la storia (?) potrebbe capitare alla settima, arrivo di Tagliacozzo, finale fino al 14 per cento. Ma sarebbe comunque la solita scrollatina per mettere un po' a bolla la classifica affollata, piena di imbucati, della prima settimana.

Poi è vero che avremo di nuovo il Mortirolo nella tappa di Bormio, poi è vero che avremo il Colle delle Finestre nell'epilogo del Sestriere, avremo pure il Monte Grappa (però a 90 dall'arrivo...), per carità, non è tutto una Milano-Vignola, ma nel complesso resta un percorso light, vegano, ottimimissimo ad esempio per chi volesse tentare la doppietta Giro-Tour, peccato che l'unico possibile avventuriero sia fuorigioco causa caduta, ovviamente mi riferisco ad Evenepoel.

I pregi, allora? Personalmente considero un grande pregio la metratura delle cronometro, così da non renderle troppo invasive (42 chilometri in due frazioni, l'ideale). Perfetta anche l'idea di tornare sulle strade bianche del Senese, tappa sempre spettacolare e ansiogena, che spesso vede qualche big lasciarci la zampa...

I big, i big. Arriviamo a bomba sul tema. I percorsi sono tutti belli e tutti brutti, dipende da chi li percorre. Roglic, e poi? Roglic, e chi? Sì, per il momento siamo fermi a quest'unica certezza, il valoroso sloveno dimessosi dal Tour per sopraggiunti limiti di età (a ottobre 36) e per manifesta inferiorità (rispetto a quei due). Con Remco sinistrato, e quei due ossessivi-compulsivi sul Tour, c'è poco da inventarsi. Dovremo fingere che Landa sia il fenomeno di fantasia, mai realmente esistito. Oppure metterci d'accordo prima nel considerare Carapaz un super. Ma a quel punto conviene catapultarci sulla dolce illusione patriottica, immaginando ancora una volta che Ciccone faccia il definitivo salto di categoria e Tiberi esca definitivamente dall'incubatrice. Mai come stavolta c'è l'opportunità per fare un figurone (ma attenzione, anche la figuraccia, perchè il fallimento in assenza di vip pesa il doppio).

Il resto è realismo e sincerità, non per questo depressione e disfattismo. Non sarà un Giro cinque stelle superior, non sarà un Giro rotariano, sarà un Giro chiamato a inventarsi una trama con quello che passa il convento. E' nei momenti difficili che viene fuori la libera creatività.

Quanto al pubblico, dopo tutto è l'occasione d'oro per quelli che l'anno scorso, con questo monotono e scontato Pogacar, hanno sofferto le pene dell'inferno, annoiandosi a morte. Se Dio vuole, avranno il Giro senza prepotente mangiapalloni che hanno sempre rimpianto. Non mi nascondo: mi sa tanto che stavolta il rimpianto tocca a me.


Copyright © TBW
COMMENTI
Ah si?
13 gennaio 2025 20:21 Greg1981
Lo scorso anno con Pogacar, dopo 1 settimana 1, il Giro era finito. E lessi tante critiche sui corridori mediocri, vero Gatti ? Sia meno tifoso e piu' imparziale.

Verrà
13 gennaio 2025 20:50 Bicio2702
che i 3 moschettieri si dedicheranno solo al Tour. Giro e Vuelta li lasceranno agli altri per il quieto vivere...

il Giro era la corsa più dura del mondo
13 gennaio 2025 21:54 Cappellaiomatto
Sinceramente da quando a disegnare il percorso del Giro c'è il gruppo diretto da Vegni,si contano sulle dita di una mano le edizioni dove vale il motto del "il Giro è la corsa più dura del mondo...da parecchi anni superati dalla Vuelta

Roglic
13 gennaio 2025 22:02 Albertone
Averne di campioni come Roglic in Italia....

Disaccordo totale
13 gennaio 2025 23:01 apprendista passista
Con l'articolo, con Bicio2702 e con Cappellaio matto. Opinione personale per carità e senza nessuna offesa. Per me, non è affatto vero che il Giro sarebbe "robetta" la Vuelta addirittura superiore. Il Tour è il Tour e non ci piove. Ma il nostro grand tour io lo apprezzo (e apprezzato...) sempre tanto. E tifo tanto per Ciccone e Tiberi...

Ma come?
13 gennaio 2025 23:23 Geomarino
Ma come?
L'anno scorso, ed un commento di questo articolo lo conferma,tutti a criticare Pogacar perché dopo una settimana aveva ucciso il giro ed ora siete praticamente già a rimpiangerlo?
Vedremo se sarà più interessante aspettare gli scatti di quest'anno, se ci saranno, piuttosto che vedere i numeri di Pogacar dell'anno scorso.

x cappellaio
13 gennaio 2025 23:49 PedroGonzalezTVE
Sei uno di quelli che 'Vegni è incapace perchè fa percorsi leggeri" che poi direbbe "Vegni è un incapace perchè mette lo Stelvio ed a Maggio c'è la neve e deve annullarlo" ???

x PedroGonzalezTVE
14 gennaio 2025 04:39 Cappellaiomatto
non ho capito se la tua è una domanda o una supposizione...cmq non ho detto che Vegni è un incapace,ma che da quando ci sono loro a disegnare il percorso non è più la corsa più dura del mondo...e visto il tuo nickname penso seguirai la Vuelta,ed non è forse (come tracciato ) più dura del Giro?se penso al percorso del Giro del centenario del 2017,dove invece di esaltare le grandi montagne che hanno fatto la storia della corsa rosa ,fu disegnata una ciofeca di percorso

x apprendista passista
14 gennaio 2025 04:51 Cappellaiomatto
ognuno giustamente ha la propria opinione, cmq non penso si possa più usare il mantra che il Giro è la corsa più dura del mondo...solo facendo la comparazione tra i percorsi delle 2 corse quest' anno tu quale diresti che è più impegnativo?alla fine nel prossimo Giro tolto il ritorno del Colle delle Finestre non vedo nessuna altra grande salita, soprattutto nel finale di tappa,magari le 2 tappe (Champoluc e San Valentino) complessivamente con

x apprendista passista
14 gennaio 2025 04:57 Cappellaiomatto
chiaramente ognuno alle proprie opinioni, però principalmente volevo sottolineare che non si può più usare il mantra:il Giro è la corsa più dura del mondo...a mio avviso i percorsi della Vuelta negli ultimi anni sono stati sempre più impegnativi che quelli del Giro a parte poche eccezioni,per te in questo 2025 quale delle 2 corse ti sembra più interessante come percorso?io direi che a parte il ritorno del colle delle finestre e le 2 tappe di Champoluc e San Valentino non vedo grandissime opportunità per gli scalatori,ed se comparo con il percorso della Vuelta che propone tra l'altro oltre l'Angliru ,il spettacolare finale alla Bola del Mundo...

Considerazione
14 gennaio 2025 11:33 italia
Per me se fossi in Remco e Vingegaard punterei al Giro o la Vuelta; se se sono cosi fessi da non presentarsi avremo Roglic che nella classifica di tutti i tempi aumenterà significamente le vittorie; l'anno scorso avevo erroneamente previsto che Roglic non avrebbe fatto gran che perchè non potevo supporre se i due sopracitati assomigliassero a "Willy il coyote" (rinunciare ad una probabile vittoria alla Vuelta)

x Italia
14 gennaio 2025 13:46 Cappellaiomatto
Ci sarà solo Roglic,a meno che non sia Pogacar a presentarsi a sorpresa...Remco dopo l'infortunio in allenamento a dicembre,non è neppure sicuro di arrivare pronto alle classiche delle Ardenne,e quindi ha già detto no e notizia dell' ultima ora non ci sarà neppure Vingegaard

x Gatti
14 gennaio 2025 14:06 Cappellaiomatto
a questo punto speriamo nella sorpresa della presenza di Pogacar,molto flebile, altrimenti la sua previsione di rischio noia potrebbe concretizzarsi...forse solo il giovane Ayuso potrebbe dare battaglia a Roglic,i gemelli Yates e Carapaz per il podio e forse le emozioni più belle potrebbero regalarcele i duelli fra Van Aert e VdPoel nelle tappe da classiche...direi che il proposito ,anche quest' anno,di un Giro più soft per invogliare alla doppietta si è rivelato un po' deludente,visto il no del danese

Meglio senza
14 gennaio 2025 14:34 rufus
Meglio senza Pogacar, lo scorso anno gia' si sapeva chi avrebbe vinto ancor prima di partire, questa e' la verita'. Poi i percorsi li fanno i corridori, chi lo dice che si trattera' di un Giro noioso? E' stato bello quello del 2024...

Noia con Pogacar,specie se manca Vingegard
14 gennaio 2025 18:48 marco1970
Il cast di partenti è abbastanza qualificato.C'è anche Roglic che è un supercampione.Ci sono Aiuso,Yates,Carapaz,Van Aert.Lo spettacolo è assicurato.Il giro dello scorso anno con Pogacar incontrastato è stato molto noioso.

x marco1970
14 gennaio 2025 21:01 Cappellaiomatto
Ok,ma a te non ti sarebbe piaciuto vedere il danese al Giro?se non cambia programmi Pogacar,quest' anno potrebbe esserci un doppio o triplo duello tra i 2:Tour, Vuelta e mondiale!!!quindi anche gli spagnoli si potranno godere le loro gesta,mentre verranno mai a sfidarsi sulle strade del Giro?

x cappellaio
14 gennaio 2025 21:09 PedroGonzalezTVE
Lanciati, magari ti assumono e ci pensi te

quale è il significato del Giro?
14 gennaio 2025 22:03 erikchan
Come ogni anno non lo vuole correre nessuno. Gli organizzatori confezionano un qualcosa che tutti evitano con cura e se costretti sperano di infortunarsi per non partecipare. In più i ciclisti forti e meno forti dichiarano sui giornali che il loro obiettivo è il Tour ed in seconda battuta la Vuelta ( secondo livello del Tour). A questo punto mi chiedo se ha ancora un senso organizzare il Giro. RCS dovrebbe limitarsi alle classiche e basta. Ci vuole il coraggio di fermare questa macchina onerosa che ormai nessuno vuole e che pochissimi ormai guardano. Lo dico purtroppo con tristezza.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Alé è sempre più impegnata a vestiure i corridori più forti del mondo e annuncia una nuova e prestigiosa collaborazione con la Federazione Ciclistica Danese (Danmarks Cykle Union, DCU). Il famoso brand veronese sarà il fornitore ufficiale di abbigliamento tecnico per le squadre nazionali...


Il kazako Ilkhan Dostiyev è stato squalificato per quattro anni a seguito di una doppia violazione delle norme antidoping per la presenza di metossipolietilenglicole-epoetina beta (CERA) in due campioni raccolti – sulla base di informazioni di intelligence – fuori competizione...


E’ improvvisamente scomparsa ieri a Mondovì Piazza, all’età di 72 anni, la signora Anna Dardanello in Rocca, cognome - quello dei Dardanello - che si lega assai anche con il ciclismo con il fratello Ferruccio, per anni presidente del COL...


La Visma Lease a Bike ha svelato gli obiettivi del 2025: con Vingegaard al Tour e alla Vuelta e Wout van Art per le Classiche e il Giro d’Italia. Dopo aver saltato parte della stagione primaverile l'anno scorso a causa...


Una banale caduta in allenamento, come ce ce sono tante. Questa, però, ha lasciato il segno sul gomito di Gaia Realini, punto di riferimento della Lidl-Trek che, come scrive l'atleta abruzzese, di certo non la depotenzia. «Mi sono procurata una...


Un incontro tra due protagonisti del ciclismo, uniti dalla passione per la qualità e la performance. La partnership tra Santini Cycling e Bianchi nasce per valorizzare una produzione d’abbigliamento che celebra l’eccellenza italiana nel mondo delle due ruote. L’accordo quinquennale prevede lo sviluppo...


Nel 2024 Antonio Tiberi, classe 2001, è arrivato quinto alla sua prima partecipazione alla corsa rosa e quest’anno le sue ambizioni crescono e vuole migliorarsi. Il laziale sarà l’uomo di classifica per noi italiani e  vuole salire sul podio e...


Il periodo che stiamo affrontando spesso è il più complicato della stagione ed inutile negarlo. Partiamo sempre con buoni propositi il primo di gennaio per rimetterci in pista ed essere più pronti della stagione precedente ma dobbiamo fare i conti...


Vincenzo Nibali è sceso dalla bici ma per il mondo del ciclismo è sempre un grande campione, con un occhio critico sui percorsi che animano i grandi giri. Il siciliano la corsa rosa l’ha vinta due oggi e ogni volta...


“Il Patron del nostro Giro d’Italia deve probabilmente discendere da una fierissima stirpe di esploratori. La fortuna e l’audacia, nel suo cuore, hanno sempre fatto un felice sposalizio: era da scommettere che il Giro d’Italia non avrebbe mai sofferto decadenza”....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024