FRIULI VENEZIA GIULIA. UN PIANO TRICOLORE (E UN SOGNO GIALLO) PER JONATHAN MILAN

PROFESSIONISTI | 15/11/2024 | 08:25
di Antonio Simeoli

Chiamatela missione tricolore, un tricolore pronto a trasformarsi in giallo all’inizio dell’estate 2025. Jonathan Milan, numeri alla mano il più vincente ciclista italiano del momento, ora è in Canada in visita parenti insieme al fratello ciclista Matteo. È reduce da un paio di settimane di relax alle Maldive con la fidanzata e, soprattutto, da una stagione da ricordare fatta di 11 vittorie pesanti su strada (tra cui tre tappe al Giro d’Italia), miriadi di piazzamenti e la perla finale dell’oro nell’Inseguimento individuale ai Mondiali su pista condito da un memorabile record del mondo nemmeno un mese fa.


Ma al 24enne asso bujese della Lidl Trek stanno preparando un piatto sfizioso mica da ridere per la metà del 2025. Vi aiutiamo noi a svelarlo, ricordando poi una cosa fondamentale: per metterlo in pratica bisognerà avere gambe d’acciaio, nervi saldi e tanta forza di volontà (e quelle il portacolori azzurri le ha), ma anche una buona dose di fortuna e per quella, si sa, si può fare ben poco.


Il 29 giugno ci sono alte possibilità che la prova riservata ai professionisti dei campionati italiani di ciclismo si corra in Friuli Venezia Giulia. L’evento, che non si corre qui dalle due Settimane Tricolori organizzate da Enzo Cainero nel 2000 e nel 2006, con epilogo per i pro a Trieste (vinse Bartoli) e a Gorizia (trionfò Bettini), sarebbe la ciliegina sulla torna di una abbuffata di tricolori in regione pronta a ospitare già a Trieste la prova juniores e in Friuli quella Allievi ed Esordienti grazie alla Libertas Ceresetto. E proprio la storica società friulana, che da anni organizza il Giro del Fvg under 23, assieme alla Cellina bike, costola della Polisportiva Montereale, presenterà alla Federcicismo pure la richiesta di organizzare il tricolore dei pro con anche la prova a cronometro.

«Ci siamo – spiega Nevio Alzetta, politico di lungo corso e ora artefice del piano insieme al presidente del club pordenonese Mauro Francescon – con Andrea Cecchini e Cristian Murro della Libertas Ceresetto, stiamo ultimando la richiesta per partecipare al bando. Servono 400 mila euro, ci stiamo attivando a reperire sponsor e abbiamo avuto già buone risposte dall’amministrazione regionale e in particolare dal vicepresidente e assessore allo sport Mario Anzil. Ovviamente il tracciato è ancora da disegnare, ma Gorizia ne sarà toccata visto che sarà capitale europea della cultura».

Partenza da Gorizia e circuito finale nel Pordenonese o viceversa? Una cosa è certa, per disegnare il percorso una chiacchierata con Jonathan Milan gli organizzatori la faranno. «Ma io spero che siano tra i protagonisti anche Alessandro De Marchi e gli altri pro friulani», spiega Alzetta.

Gettonatissimo, comunque, un percorso adatto ai velocisti perchè quando si ha un campione per le mani in casa è il minimo che si possa fare e, a quel punto, il velocista bujese, che nella prossima stagione dovrebbe debuttare al Tour de France saltando il Giro d’Italia, avrebbe stimoli aggiuntivi per potersi presentare alla Grande Boucle, in quello che è anche il festival mondiale degli spinter, col tricolore addosso.

E qui ecco la seconda parte del piano. Fantaciclismo? Anche no, visto che Milan è un campione e che, come i campioni, alla prima volata della carriera al Giro d’Italia nel 2023 a San Salvo, mise tutti dietro.

A Lilla il Tour partirà sabato 5 luglio 2025, sei giorni dopo dunque il tricolore in Fvg, con una tappa in linea disegnata apposta per i velocisti. Vincere quella frazione in maglia tricolore e vestire quella gialla sul podio completerebbe una settimana da urlo per il Toro di Buja. Andasse male, Milan ci potrebbe provare nei giorni successivi dove al nord della Francia le occasioni per le ruote veloci non mancheranno. Ah, ultimi italiani che in Francia hanno lasciato il segno col tricolore: Fabio Aru nel 2007, che vinse la quarta tappa alla Planche des Belles Filles; Vincenzo Nibali nel 2014, che, pur con un tricolore sul petto ridimensionato nella divisa dell’Astana vinse la prima tappa in Inghilterra di un Tour che poi sarà suo; e Gianni Bugno che, col tricolore conquistato proprio a San Daniele nel 1991, trionfò sull’Alpe d’Huez e poi finì secondo dietro a Indurain.

Mica male il piano no? Ora gambe e testa le dovrà mettere Milan, perché dalla tastiera qui è facile fare i piani, metterli in pratica è dura. Una cosa tuttavia è certa: l’inizio estate 2025 in Fvg sarà all’insegna del grande ciclismo.

dal Messaggero Veneto

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COMMENTI
considerazione
15 novembre 2024 09:20 PIZZACICLISTA
ma che ciclismo è si disegna un italiano per un singolo. Questo gioco fa parte della miseria tecnica dell'Italia ..........non ho parole. N.B. ora rispondete che è sempre stato così.

@pizza
15 novembre 2024 11:06 Bullet
Condivido, a questo punto ogni anno facciamo il campionato in una regione diversa con un percorso adatto al loro ciclista di punta, di solito dovrebbe essere la federazione che stabilisce dei criteri per avere un campionato italiano che possa mettere in mostra magari anche più tipi di corridore ricordando anche che c'è chi corre senza neanche un gregario. Inoltre, se fosse per velocisti, in quanti altri oggi potrebbero ambire a vincerlo con un treno a disposizione? Credo nessuno quindi potrebbero già fare che spedirgli la maglia a casa.

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