Dal 20… al 20, dalla Classica Comunitat Valenciana alla Veneto Classic, nove mesi esatti da gennaio a ottobre, al quarto anno nella categoria Professional nonché primo col nuovo main sponsor e i nuovi colori sociali: 144 giorni di gara (contando come unico giorno anche quelli con più gare in contemporanea) per oltre 28mila chilometri complessivi in 16 Paesi; 20 corridori (di cui 3 neoprofessionisti) a cui si sono aggregati ad agosto 3 stagisti, per un totale di 6 nazionalità; 4 vittorie (3 di tappa e una classifica generale, cui si aggiunge la medaglia d’oro di capitan Maestri con la Nazionale azzurra nella team relay agli Europei di settembre) e altri 25 podi, più 4 maglie dei GPM e una graduatoria a punti.
Questa è l’estrema sintesi del Team Polti Kometa formato 2024, in grado di rimanere nelle prime 30 posizioni del ranking mondiale. Ciò che i numeri comunicano meno è invece lo spirito compatto di gruppo con cui gli atleti di Ivan Basso e i fratelli Contador, diretti da Stefano Zanatta, Jesus Hernandez, Giovanni Ellena e Biagio Conte, hanno affrontato i loro impegni. E le fughe, elemento distintivo del ProTeam italiano. Difficilmente possono essere quantificate, se non al Giro d’Italia, dove Andrea Pietrobon e Mirco Maestri hanno fatto “doppietta” arrivando 1° e 2° nella classifica della fuga: di Pietrobon ricordiamo soprattutto il tentativo da finisseur a Lucca con 3° posto nella quinta tappa, di Maestri l’avventura “di coppia” con un campione come Alaphilippe sui muri marchigiani, con la nascita di un’amicizia che ha emozionato gli appassionati.
Rimanendo sul Giro, evento clou che ogni anno caratterizza il mese di maggio e vale una stagione, oltre a quello di Pietrobon è arrivato un podio col velocista Giovanni Lonardi 3° a Francavilla al Mare (11^ tappa) mentre il talento valtellinese Davide Piganzoli, fiore all’occhiello dell’organico che ha seguito la trafila Under 23 nelle formazioni U23 del team per poi essere promosso in “prima squadra” l’anno scorso, ha tenuto testa ai migliori sul Mortirolo e le salite più dure terminando 13° nella generale: miglior piazzamento finale di sempre alla “corsa rosa” per un corridore di questa squadra!
Prima di allora la Polti Kometa aveva già conquistato il suo poker di successi. A febbraio Davide Piganzoli portava a casa la sua prima vittoria professionistica, al Tour of Antalya: “tappa regina” sul monte Tahtali e accoppiata classifica generale e GPM, con Giovanni Lonardi a dominare quella a punti. Nelle settimane successive il neo-acquisto Jhonatan Restrepo vinceva due tappe esplosive, una al Tour Colombia (con la maglia della nazionale colombiana) e una al Tour du Rwanda; se a marzo si è messa in evidenza soprattutto la presenza di ben tre uomini Polti Kometa nella fuga della Milano-Sanremo, con Davide Bais ripreso poco prima del Poggio, al Giro di Turchia di fine aprile, nello stesso Paese della dolce Antalya di due mesi e mezzo prima, Lonardi vinceva la terza tappa a Marmaris: una volata dove la giuria declassò Van Poppel che aveva tagliato il traguardo per primo grazie a una manovra irregolare.
Per lo sprinter della Valpolicella è stata la prima vittoria in una gara del calendario ProSeries, in quella che risulterà la sua miglior stagione in carriera: non seguiranno altre vittorie, ma sarà sempre lì a giocarsela coi migliori colleghi-rivali, inanellando persino un filotto di 7 “top 10” consecutive tra la passerella finale del Giro a Roma, lo ZLM Tour in Olanda e le prime due giornate del Giro di Slovenia. Proprio in Slovenia, e prima ancora nel già citato Turchia, l’inglese Paul Double si mise in evidenza come uno dei più in forma: 2° nella “tappa regina” slovena e 3° nella generale turca a pochi giorni dal 3° posto di Mattia Bais nel redivivo Giro della Romagna.
Ritornando a giugno, Erik Fetter è andato a centimetri, forse millimetri, dal titolo di campione nazionale ungherese. A luglio il ritiro di Bormio in Valtellina, versione estiva e italiana dei ritiri invernali in Spagna a Oliva Nova, ha diviso in due la stagione e ha peraltro permesso a Fernando Tercero di recuperare la condizione dopo aver saltato quasi tutta la prima parte a causa del citomegalovirus. Il promettente scalatore si toglierà poi la soddisfazione di classificarsi 4° al Tour de Langkawi d’inizio ottobre, tradizionale appuntamento asiatico dove l’altro velocista del team Manuel Peñalver farà incetta di piazzamenti in top-10 (perdendo pure una volta al photofinish) lì come in altre corse sparse per l’intero calendario.
Nel frattempo, ad agosto l’uomo-simbolo dell’organico Diego Sevilla si aggiudica la maglia dei GPM alla Vuelta a Burgos e David Martín fa altrettanto al Tour Poitou Charentes, replicando quanto fatto a fine maggio dall’omonimo compagno Alex in un’altra breve gara a tappe francese, la Boucles de la Mayenne. In quel Poitou Charentes si segnala pure un 2° posto a cronometro per Maestri, che la settimana prima ha perso per un solo punto la maglia dei GPM nel Tour du Limousin.
La serie di classiche italiane d’autunno conferma i numeri di Piganzoli, che culminano col prestigioso podio al Giro dell’Emilia dietro solo a campioni del calibro di Pogacar e Pidcock: un momento magico che ripaga lui e la squadra dell’impegno profuso e della crescita costante. Gli ultimi highlights stagionali sono le fughe del super-combattivo Fran Muñoz al Gran Piemonte e nella Cro Race, quella di Matteo Fabbro in un Lombardia ad alta intensità e la sesta posizione di Mattia Bais sotto il diluvio al Giro del Veneto.
I corridori finora non menzionati hanno fornito un contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati e delle prestazioni: gli altri due rookie oltre a Muñoz sono stati il colombiano German Gomez, ben cresciuto al fianco del connazionale-chioccia Restrepo, e Davide De Cassan che ha pure sfiorato un successo di tappa a Taiwan a marzo; ancor giovane pure Javier Serrano, sempre pronto a pilotare i velocisti e inserirsi lui stesso negli sprint ristretti, mentre Andrea Garosio ha messo la sua grande esperienza al servizio dei leader in salita.
Nei due mesi conclusivi c’è stato anche l’apporto degli stagisti Gabriele Raccagni, Luca Bagnara (loro due provenienti dalla formazione U23) e il campione nazionale maltese Aidan Buttigieg a consolidare il rafforzamento della partnership tra la struttura di Basso-Contador e l’ente turistico istituzionale Visit Malta. Nel 2025 Raccagni entrerà a far parte ufficialmente della “prima squadra” insieme a Pablo “Garchu” Garcia, anch’egli promosso dall’U23.
A proposito degli sponsor, oltre all’annuncio di Visit Malta come co-title sponsor durante l’anno sono entrati nel team partner del calibro di Svitol e Fineco, lo staff tecnico ha potenziato il reparto nutrizionisti grazie a Emen4Sport e le bici AURUM al Giro d’Italia e al Lombardia hanno potuto godere delle verniciature speciali di Lechler che continueranno a raccontare “storie colorate” sulle bici della squadra per due anni ancora.
Chiudendo col ciclomercato, si segnala l’onore di aver proiettato Paul Double nel World Tour (come accaduto l’anno scorso con Albanese e Fortunato) e nelle prossime settimane scoprirete le altre variazioni nell’organico, in particolare rinnovi e nuovi ingaggi. La costruzione del futuro prosegue, anche grazie alla riorganizzazione della Fundación Contador che ottimizzerà le risorse per far crescere ulteriormente Juniores e ProTeam.