Come ogni anno, come ogni autunno, come sempre in una location d’eccezione (in questo caso, il teatrino di Palazzo Visconti dietro piazza San Babila a Milano) il GLGS-Ussi Lombardia ha premiato le eccellenze giornalistiche e sportive. Alcune lombarde e altre no, tutte di sicura rilevanza nazionale. Salutate da Pier Augusto Stagi, presidente del GLGS-Ussi Lombardia, e da Diana Bracco, presidentessa di Fondazione Bracco che ha ospitato l’evento e che ha ricevuto il neo-istituito premio Impresa e Sport per il proprio mecenatismo nel mondo sportivo. Nel caso di Bracco, soprattutto il mondo dell’atletica e il supporto attivo alla gioventù.
In apertura, Filippo Grassia ha commemorato con dovizia di aneddoti due notissimi colleghi venuti a mancare quest’anno: Franco Zuccalà e David Messina, quest’ultimo presidente per 15 anni del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi e la cui vedova Enrica Carnelli ha partecipato al ricordo.
Dopodiché, le premiazioni: il presidente Stagi e Luca Garganico, responsabile commerciale Milano/Lombardia di Banco BPM (sponsor del GLGS) hanno conferito il Premio Impresa e Sport alla dott.ssa Diana Bracco, presidente del Gruppo e della Fondazione che portano il suo nome, che ha emozionato la platea con la propria testimonianza di vita e di sport.
Il consueto premio per le Realtà Lombarde dell’Anno è andato a tre squadre di calcio lombarde che hanno vissuto entusiasmanti promozioni nella scorsa stagione calcistica: il Como, rappresentato dal team manager Domenico Vassallo, il Mantova, rappresentato dal responsabile comunicazione Gianluca De Rosa, e l’Alcione, rappresentata dal presidente Marcello Montini e dall’amministratore delegato Giacomo Gagliani, che sono stati premiati dal presidente del Coni Lombardia Marco Riva e dal vicepresidente GLGS Giulio Mola.
Il premio Gino Palumbo è stato consegnato dal presidente AIPS Gianni Merlo e dalla consigliera GLGS Anna Maria Di Luca a Sabrina Gandolfi, storico volto Rai che sarà protagonista dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026: la Gandolfi ha voluto ricordare David Messina, direttore capace di valorizzare davvero le donne nel giornalismo, e ha dedicato il premio ai colleghi che non compaiono in video ma forniscono un contributo decisivo nel confezionare il prodotto giornalistico in Rai e non solo.
Il premio Gualtiero Zanetti è stato consegnato da Emidia Zanetti, figlia dell’indimenticato Gualtiero, e dalla vicepresidente del GLGS Monica Colombo, a Daniele Sparisci (vice-caposervizio dello sport al Corriere della Sera) che ha voluto dedicare il premio a Giorgio Terruzzi, col quale ha condiviso lo scoop di Hamilton in Ferrari.
Gaela Bernini, segretaria generale di Fondazione Bracco, e il segretario del GLGS Stefano Gramegna hanno consegnato il premio Candido Cannavò a Elena Pero (Sky Sport), una delle voci del tennis per antonomasia, erede della storica coppia Tommasi-Clerici, che ha voluto ringraziare, ricordando poi Lea Pericoli, mancata a inizio mese, come grande tennista e come “apripista” del giornalismo sportivo al femminile.
Spazio poi all’Atleta dell’anno: ricevendo il premio dalle mani della vicepresidente del Coni Claudia Giordani e dal vicepresidente USSI Riccardo Signori, fuoriclasse del nuoto paralimpico Simone Barlaam ha espresso la sua gratitudine verso i giornalisti che aiutano a diffondere lo sport paralimpico e la sua gioia nel poter essere ispirazione per tanti giovani.
Dopodiché, la Squadra dell’anno: l’Atalanta vincitrice dell’Europa League, col direttore generale Andrea Fabris a ricevere il premio da Pier Augusto Stagi e da Simone Rasetti, direttore di funzione specialistica Sport e Giovani di Regione Lombardia, col sottofondo della telecronaca della tripletta di Lookman nella finale di Dublino.
Tornando ai riconoscimenti giornalistici, il premio Mauro Cortesi, consegnato da Marisa Alagia (vedova di Mauro) e dal vicepresidente GLGS Franco Angelotti a Giulia De Maio (Tuttobiciweb) giovane ma già navigata cronista di ciclismo, che ha condiviso stille della sua esperienza olimpica a Tokyo e a Parigi.
Ed ecco un premio molto particolare: un Personaggio dell’anno che è in realtà una comunità, quella di Roncadelle, cittadina alle porte di Brescia, che con i suoi atleti ha portato a casa tre medaglie d’oro da Parigi 2024. La sottosegretaria allo Sport della Lombardia, Federica Picchi, ha consegnato il premio al sindaco Roberto Groppelli e all’assessore allo sport Pierluigi Marchina, in rappresentanza della judoka Alice Bellandi, del canoista Giovanni De Gennaro e della capitana dell’Italvolley Anna Danesi. Un’occasione preziosa per ricordare l’importanza della realizzazione di impianti adeguati per crescere i giovani atleti e atlete.
Tornando ai giornalisti, il premio Lionello Bianchi è stato consegnato dalla vedova di Lionello, la scrittrice Adele Marini, e dal consigliere GLGS Francesco Doria, alla firma e volto calcistico Giuseppe Pastore, che ha rivolto agli aspiranti giornalisti l’invito a “provare, provare, provare” fino a trovare la propria strada in un mondo oggi a tratti impervio. Il premio Edoardo Mangiarotti è stato invece consegnato dalla figlia Carola Mangiarotti e dal consigliere GLGS Stefano Benetazzo a Valter Brambilla, uno dei più insigni pubblicisti d’Italia, una vita votata all’atletica.
Avvicinandoci a fine evento nel nome di numi tutelari della categoria, un altro premio neo-istituito: quello intitolato a Gianni Mura. Ancora sul palco il presidente Stagi, a consegnarlo a Massimiliano Castellani, capo dello sport del quotidiano Avvenire, che ha condiviso col pubblico i suoi ricordi legati proprio alla grande figura di Mura.
Dulcis in fundo, il premio Gianni Brera, consegnato da due ex presidenti USSI e GLGS come Filippo Grassia e Gabriele Tacchini a un direttore per eccellenza, di pubblicazioni non solo sportive, come Carlo Verdelli: da ricordare la sua definizione di se’ stesso come “un apolide dei giornalismi, che riconosce in quello sportivo uno straordinario potenziale” e il suo auspicio per il giornalismo italiano di “accettare e non rifiutare il futuro”.
A concludere il pomeriggio targato GLGS di Palazzo Visconti, il capitolo dedicato alla fotografia. Il premio Silvano Maggi è stato consegnato dal figlio Paolo Maggi e dal consigliere GLGS Pierangelo Panzeri a un’istituzione bresciana della fotografia sportiva: Paolo Rodella, continuazione di una dinastia destinata a proseguire a lungo.
Il concorso Momenti di Sport ha visto sul palco Claudio Pedrazzini, vicepresidente vicario del Coni Lombardia e membro della giulia, e il decano dei consiglieri GLGS Spartaco Bertoletti consegnare il primo premio al fotografo varesotto Fabrizio Carabelli per la sua foto “Salto delle farfalle ai cerchi” , il secondo premio a Dario Belingheri (“Olio su Tela”), il terzo a Mattia Martegani (“Iceskating”) mentre le tre menzioni speciali sono andate ad Andrea Staccioli (“Volteggio Olimpico”), Piergiorgio Mariconti (“Tra cielo e mare” e Savino Paolella (“Contropiede”). Infine, ma non ultimo, Luca Bettini, che ha ricevuto per la foto “Give me Five” il premio Fair Play consegnato dal promotore del premio Gentleman Fair Play, Gianfranco Fasan.
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